LA MANOVRA
VENEZIA «Una manovra ordinaria in un tempo straordinario: serviva

Giovedì 24 Dicembre 2020
LA MANOVRA
VENEZIA «Una manovra ordinaria in un tempo straordinario: serviva più coraggio». Con questa motivazione, sintetizzata dal capogruppo Giacomo Possamai, il Partito Democratico in Consiglio regionale ha votato contro il bilancio di previsione per il 2021. Un documento che è invece «un miracolo» per Alberto Villanova, numero uno di Zaia Presidente: «Nonostante tutti gli assessorati abbiano dovuto tirare la cinghia, riusciremo comunque a mantenere i servizi».
I DEM
Secondo i dem, sono diversi i punti deboli dei conti, approvati a maggioranza dall'assemblea legislativa presieduta da Roberto Ciambetti: «Favorire l'export delle nostre aziende? Non si registrano, Pedemontana Veneta a parte, sostegni e interventi concreti. Ma di questi risvolti, di evidente stridore tra buoni propositi e fatti reali, ce ne sono altri. Dalla scelta di continuare a prevedere aperture indiscriminate di centri commerciali medi e grandi a dispetto degli annunci sui sostegni ai piccoli esercenti. Senza dimenticare la falla nei settori del turismo e della cultura: malgrado il Veneto sia una regione leader, siamo ai tagli a pioggia. Non da ultima la sicurezza urbana, che non potrà avere mai efficacia se continua ad essere anche quest'anno mancante di vere politiche sociali di coesione». Ribadendo la necessità di proseguire il confronto sul ripristino dell'addizionale Irpef, «in maniera progressiva», il Pd rivendica comunque l'approvazione di alcuni suoi emendamenti: «Dai 4,5 milioni di finanziamento ai Comuni, tramite le Province, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, all'inserimento dei liberi professionisti nella platea di chi avrà diritto a beneficiare dei 10 milioni di stanziamenti per il sistema produttivo veneto. Dall'aumento del 50% delle risorse per la lotta alla criminalità organizzata e la promozione della legalità, all'impegno per l'introduzione di un contributo di solidarietà per le donne vittime di violenza».
GLI ZAIAN-LEGHISTI
Da parte loro, gli zaiani (e leghisti, di cui Villanova è speaker complessivo), ribattono alle critiche: «Si reputa ovvio che il Veneto sia una delle Regioni benchmark per la sanità, così come che non imponga ulteriori e facoltative tasse ai cittadini. Eppure dovremmo ricordare più spesso che mantenere tali livelli, soprattutto in situazioni emergenziali come quella che stiamo affrontando, richiede uno sforzo e un'organizzazione di partenza pressoché perfetta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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