La mamma prima di morire: «Dite ai miei figli che li amo»

Venerdì 30 Ottobre 2020
IL RICORDO
PARIGI L'ha colpita tante volte, dovunque, col coltello, ha cercato come con le altre vittime, di colpirla alla gola, di ripetere l'assassinio di Samuel Paty, il professore di storia di Conflans Saint-Honorine ammazzato e decapitato il 16 ottobre vicino alla scuola dove aveva mostrato, durante una lezione sulla libertà di espressione, le caricature di Maometto pubblicate da Charlie. Ma ieri lei, una giovane mamma di 44 anni, è riuscita a scappare. Dalla porta su lato sinistro della basilica è riuscita ad arrivare al Bar Milongo, che si trova proprio al fianco della chiesa, sulla grande piazza piena di negozi. Si è accasciata dentro al locale. I pompieri sono arrivati che era ancora viva. Non hanno potuto fare nient'altro che raccogliere le sue ultime parole: «Dite ai miei figli che gli voglio bene».
IL SACRESTANO
Il dolore è tantissimo per l'attentato alla basilica di Notre Dame di Nizza. Tutti piangono le vittime, le ricordano, ancora increduli, sconvolti. «Era come casa sua, lo trovavamo sempre, a sistemare le candele, a pulire, a verificare che tutto fosse in ordine. C'era sempre, tra qualche giorno avrebbe cominciato i preparativi per il Natale, il suo bellissimo presepio...». Quest'anno, Vincent Loquès, sacrestano di Notre Dame di Nizza, non farà il suo presepio. Conosceva la Basilica come nessun altro, era stato don Giordan ad assumerlo, lo storico parroco andato in pensione il primo settembre. Vincent Loquès è una delle tre vittime dell'attacco alla basilica. Brahim Aoussaoui lo ha colpito più volte, alla gola soprattutto. «È stato sgozzato» hanno detto gli agenti della polizia municipale. «Era discreto, efficace, parlava poco, ma era felice di occuparsi della chiesa, era il vero padrone di casa qui» raccontava ieri in lacrime Laura, attiva nella piccola comunità parrocchiale della basilica. Vincent Loquès aveva 55 anni, (li avrebbe compiuti oggi) era separato e aveva due figlie, di 21 e 25 anni, una lavora in un asilo nido, l'altra è infermiera. Quando la ex moglie ha sentito che qualcosa era successo alla Basilica, si è precipitata sul posto.
Era Vincent che in genere apriva le porte della chiesa ogni mattina, verso le 8 e mezzo. Anche se ieri era stato padre Parmentier a precederlo. Aveva fatto entrare gli habitués del mattino. Come la signora di 60 anni, che amava venire alla basilica al mattino presto, a volte anche prima dell'apertura del portone, entrava per prima, a pregare, prima della funzione. È stata la prima vittima del terrorista. Il corpo della donna è stato ritrovato riverso vicino all'acquasantiera. Anche lei colpita ripetutamente, selvaggiamente, alla gola. «Quasi decapitata» hanno detto gli agenti. «Veniva sempre» ha commentato un testimone, senza però dare più notizie.
Francesca Pierantozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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