LA DEVASTAZIONE
CHIOGGIA «Nonostante le mie personali sollecitazioni ai

Giovedì 14 Novembre 2019
LA DEVASTAZIONE
CHIOGGIA «Nonostante le mie personali sollecitazioni ai commissari del Mose per cercare di sollevare le paratoie in prova, non è stato possibile, in quanto attualmente l'opera non risulta completata e collaudata». Il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, aveva provato anche questa: l'entrata in funzione anticipata del sistema di dighe mobili, per tentare di salvare la città. Il fratellino minore della discussa opera ingegneristica, chiamato comunemente baby Mose, è operativo a Chioggia da sette anni e, finora, ha svolto un lavoro egregio. Ma le sue potenzialità si fermano a 130 centimetri di marea: i 170 raggiunti la notte tra martedì e mercoledì, erano inarrivabili.
I centri storici di Chioggia e Sottomarina, quindi, sono finiti sott'acqua, le strade si sono trasformate in fiumi, coperti dall'immondizia uscita dai bidoni dei rifiuti che qualcuno aveva riempito nonostante gli avvisi contrari, le barche sono state rovesciate, affondate o buttate sulle rive, qualche macchina è finita in canale, altre si sono riempite d'acqua nell'abitacolo, sono saltati telefoni, linee elettriche e, quindi, anche le pompe. l'acqua alta è entrata anche nel garage dei vigili del fuoco e la caserma si è salvata dall'acqua solo grazie a una paratia mobile.
Molti cittadini e commercianti hanno trascorso la notte in bianco, qualcuno anche senza riscaldamento e la mattina successiva sono stati costretti a osservare l'alta marea toccare quota 143 prima di poter prendere scope e secchi per pulire abitazioni e negozi, sperando che le prossime maree, come promettono le previsioni, siano più contenute, a portata di baby Mose. Il sindaco ha mobilitato la Protezione civile, chiuso le scuole, mercoledì, e annullato il mercato settimanale, giovedì, e poi ha chiesto lo stato di crisi per calamità naturale.
IN POLESINE
Non è stata risparmiata la costa di Rosolina, dove sono stati registrati danneggiamenti alle strutture dei pescatori di Porto Caleri e Moceniga con le passerelle divelte e in particolare, alle spiagge che sono state messe ancora una volta a dura prova dall'erosione costiera. «L'acqua è arrivata su tutta la spiaggia, è entrata nei magazzini, nei chioschi, nelle biglietterie», spiega il presidente del Consorzio Operatori balneari, Ferdinando Ferro. Ieri pomeriggio l'acqua del mare era ancora stagnante in numerose aree fino alla passeggiata romantica e a Porto Caleri era evidente la scomparsa di tutte quelle costruzioni estive realizzate dai bagnanti con i tronchi del mare per ripararsi dal sole. Albarella, monitorata per l'intera nottata dal personale della Civis, non ha registrato danni ad abitazioni o strade.
NEL VENETO ORIENTALE
Flagellate le località turistiche del Veneto orientale. A Jesolo la spiaggia è stata spazzata via dalla mareggiata che è arrivata anche a invadere via Bafile, luogo dello struscio estivo dei turisti. A Caorle il Rio Interno è esondato in più punti, allagando numerose abitazioni al piano terra e scantinati. Sul fronte mare le onde hanno trascinato via alcuni massi della Scogliera viva. Devastati anche alcuni stabilimenti balneari di Eraclea Mare, mentre a Torre di Fine il canale Revedoli è esondato allagando le abitazioni vicine. E danni per un milione di euro sono segnalati a Bibione, dove il vento di bora ha letteralmente flagellato l'arenile con raffiche a cento chilometri orari.
ESONDAZIONI A GRADO
Allagamenti, esondazioni, blackout, mareggiate. Anche la costa del Friuli Venezia Giulia sotto scacco con le località costiere di Grado, Lignano, Marano, Muggia tra le più colpite. A Trieste allagata piazza Unità d'Italia e le vie limitrofe. A Grado era probabilmente dal 1982 che non si vedeva un'acqua alta di questo tipo, 180 centimetri sul livello del male, con la Basilica di Sant'Eufemia finita in ammollo come San Marco. E l'emergenza pare non essere finita perchè per oggi e venerdì l'alta marea ritornerà a minacciare le cittadine, il maltempo proseguirà per tutto il fine settimana.
D.Deg.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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