L'istigatore, l'indagine per la compagna e i sospetti del nuovo primo cittadino

Venerdì 5 Giugno 2020
L'ACCUSA
VENEZIA «Istigatore», cioè causa scatenante. Questo è per la procura Antimafia di Venezia l'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi a cui viene contestato il peculato per aver pagato, attraverso Amia, a Veneta Investigazioni una fattura da più di 5 mila euro «in relazione a prestazioni in realtà mai eseguite nell'interesse dell'Ente, ma nell'interesse di Tosi», scrive il gip. Quali? «Attività d'investigazione privata commissionata da quest'ultimo (Tosi, ndr) per scopi di interesse personale in fase di campagna elettorale a favore della sua compagna, Patrizia Bisinella», e in corsa nel 2017 per succedergli sulla poltrona del Comune di Verona, ma sconfitta dall'attuale sindaco Federico Sboarina. Sindaco che una volta eletto teme di essere ascoltato e fa bonificare il suo ufficio da possibili cimici. A dirlo è un'intercettazione tra Nicola Toffanin, uno degli organizzatori del gruppo mafioso trapiantato a Verona e Angela Stella Sole, titolare della Veneta Investigazioni. È con loro - e con il presidente di Amia, Andrea Miglioranzi - che Flavio Tosi divide l'accusa di concorso in peculato.
Parlando di un incontro che Toffanin aveva in programma con Tosi a luglio 2017 lo stesso Toffanin dice alla titolare dell'agenzia investigativa: «Io alle 18 ho appuntamento con il nuovo inquilino (si riferisce a uno degli uomini di fiducia del neo sindaco Sboarina, spiega il gip) per fare una pulizia, hai capito? Per fare le pulizie del...». «Intende - scrive il gip - che bisogna verificare la presenza di eventuali microspie installate all'interno degli uffici comunali».
Sole: «Fantastico».
Toffanin: «Allora non so... (se) a questo nuovo inquilino (il gip: intende il sindaco Federico Sboarina) eventualmente... le pulizie le facciano sempre tramite te, dei locali (ancora il gip: per pulizie deve assai verosimilmente intendersi la bonifica dei luoghi) però eventualmente la fattura fagliela fare al Teo. Perché non vorrei che questo qua domani, abbiamo due fatture, una dal vecchio inquilino e una con il nuovo. Diventerebbe imbarazzante per me e per il vecchio (il gip: Flavio Tosi)».
«Da questo stralcio - si legge - si capisce chiaramente che Veneta Investigazioni ha ricevuto un incarico da Flavio Tosi affinché si occupi di accertare alcuni fatti forse legati ad alcune fotografie, ma che le ricerche non stanno dando gli esiti sperati; che stanno per ricevere un incarico dal nuovo sindaco di Verona, Sboarina, per rimuovere eventuali microspie dagli uffici; che si pone un problema per l'intestazione delle due fatture destinate ai due sindaci. Il Toffanin - continua il gip - teme infatti che a pagare possa essere il Miglioranzi con i soldi di Amia e che così i due avversari politici verrebbero a scoprire che Veneta Investigazioni lavora per entrambi».
Chi era da seguire? Le intercettazioni portano a pensare che sia il titolare di un'impresa tessile contrario alla politica del sindaco uscente.
E l'incontro tra Tosi e Toffanin? Si fa, il 3 luglio.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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