«Ha solo una rinite» Dimesso dall'ospedale neonato muore a casa dopo 3 giorni

Giovedì 21 Febbraio 2019
TORINO «Ce l'hanno mandato a casa dicendo di fare solo l'aerosol. Lo hanno visitato in dieci minuti». Due giorni dopo però il piccolo Giacinto, di appena venti giorni, è morto. Ucciso da una polmonite fulminante. La procura di Torino ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti dopo che il neonato, lo scorso 2 febbraio, ha smesso di respirare mentre era a casa con la famiglia. I genitori lo avevano portato al pronto soccorso del Maria Vittoria la sera del 31 gennaio. Erano preoccupati perché si erano accorti che qualcosa non andava. I medici lo avevano visitato per forti attacchi di tosse e svenimenti. Il piccolo rifiutava il latte, continuava a tossire e dormiva praticamente tutto il giorno. In pronto soccorso gli avevano prescritto un aerosol e mandato a casa: sul foglio delle dimissioni c'è scritto rinite e si raccomandano lavaggi nasali, aerosol, umidificazione dell'ambiente, pasti frequenti e frazionati con un controllo del medico curante entro le prossime 48 ore. Ma Giacinto al controllo non è mai arrivato: si è arreso prima. Secondo l'autopsia eseguita dal medico legale Francesco Bison, a ucciderlo sarebbe stata una broncopolmonite ab ingestis, provocata da un virus entrato nei bronchi assieme a una piccola quantità di latte andato di traverso come talvolta accade ai bambini piccoli. Adesso si attendono gli esiti dei campionamenti sui cui verrà fatta una lunga serie di analisi proprio per chiarire se quando il piccolo è arrivato al Maria Vittoria presentasse o meno i sintomi della broncopolmonite. Gli esami eseguiti il 31 gennaio sembravano normali: la saturazione era cento per cento e il bambino non presentava febbre. Per questo l'ospedale non avrebbe chiesto ulteriori esami, salvo scrivere sul fogli di dimissioni di tornare in pronto nel caso il bambino fosse peggiorato.
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