Cittadinanza a Zaki, è gelo «Il governo non coinvolto»

Sabato 17 Aprile 2021
IL CASO
ROMA A due giorni dal voto unanime del Senato per chiedere al governo che si impegni a dare la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, parte della politica alza la voce e va in pressing. Dal Movimento 5 stelle al Pd fino a Leu, i partiti chiedono al premier di passare ai fatti e di non «derubricare» quel voto. Nel mirino, la risposta di Mario Draghi a una domanda «fuorisacco» durante la conferenza stampa convocata sulle riaperture. Darà la cittadinanza allo studente egiziano detenuto da oltre un anno e che frequentava l'università di Bologna prima dell'arresto? Draghi si limita a dire: «È un'iniziativa parlamentare in cui il governo non è coinvolto al momento». Ma molti ricordano l' ordine del giorno (frutto di due mozioni unificate di Dem e 5 Stelle) che solo due giorni fa ha avuto 208 sì e 33 astensioni, tra cui i 20 senatori di Fratelli d'Italia. Documento che ha avuto il parere favorevole del governo.
Piccata Amnesty international che denuncia: «Erano state messe un pò le mani avanti, qui si mettono le mani avanti dieci volte. Se il governo si tira indietro dopo due giorni è un brutto segnale», rimarca Riccardo Noury, portavoce dell'associazione.
F.M..
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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