Bus dirottato e incendiato: fu terrorismo Autista condannato a 24 anni di carcere

Giovedì 16 Luglio 2020
Bus dirottato e incendiato: fu terrorismo Autista condannato a 24 anni di carcere
IL PROCESSO
ROMA «È giusta la condanna a 24 anni», commenta Adam. Uno dei 50 studenti che ha rischiato la vita quando Ousseynou Sy, autista di pullman ha dirottato e incendiato l'autobus con a bordo una scolaresca. Adam assieme all'amico Rami avevano subito telefonato ai carabinieri, permettendo ai militari di intervenire subito ed evitare una strage. «Ho ancora gli incubi» ammette l'adolescente. «Certo prima erano più brutti adesso ormai stanno passando. Cosa sognavo? Rivivevo quei momenti». Per i giudici che ieri hanno condannato Sy, ci sono pochi dubbi: fu un attentato terrorista il dirottamento, nel marzo del 2019, di un autobus con a bordo 50 ragazzini di Crema, in gita scolastica con due insegnanti e una bidella, tutti messi in salvo dai carabinieri che fermarono l'uomo nella sua folle corsa a San Donato Milanese. Lo ha stabilito la Corte d'Assise di Milano che ha inflitto 24 anni di carcere al 47enne.
LE ACCUSE
La Corte ha condiviso la ricostruzione dell'accusa. I pm Luca Poniz e Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese, nelle ultime udienze avevano infatti riformulato le imputazioni, da semplice sequestro a sequestro con finalità terroristiche. L'uomo con la sua azione avrebbe cercato di «intimidire la popolazione», «l'opinione pubblica», le istituzioni, il governo e «cagionato pericolo per la pubblica incolumità». Azione dettata da ragioni politiche che rimangono sullo sfondo, cioè la protesta per «i morti nel Mediterraneo» e contro la politica migratoria dell'allora ministro degli Interni, Matteo Salvini, e che ha portato addirittura anche la Corte a un'ulteriore ritocco delle accuse contestate. I giudici hanno riqualificato l'ipotesi di strage aggravata dal terrorismo, un reato contro l'ordine pubblico, in attentato con finalità di terrorismo, reato contro lo Stato, lasciando così vivere del capo di imputazione originario solo le ipotesi di lesioni e resistenza.
Sy, assieme alla società per cui lavorava, Autoguidovie, e il Ministero dell'Istruzione, sono stati condannati a risarcire in un giudizio civile gli alunni delle scuole medie e le loro famiglie. Per ora è stata fissata una provvisionale che ammonta in totale a quasi 2 milioni. La sentenza prevede anche l'interdizione perpetua dell'uomo, che ha ascoltato in silenzio la lettura del dispositivo nella gabbia nell'aula bunker, dopo 4 ore di camera di consiglio.
LE REAZIONI
Soddisfatti per la sentenza i genitori dei ragazzi e i loro legali. «Rimane il danno psicologico dei ragazzi - sottolinea un padre - e cerchiamo di venirne fuori. L'imputato non si è reso conto del fatto grave che ha commesso. Pensa solo alle vittime nel Mediterraneo ma rischiava di fare una strage di ragazzini». Gli studenti sequestrati stanno reagendo col supporto di psicologi nel tentativo di «dimenticare questa terribile vicenda». Come Rami, tra i primi a dare l'allarme insieme ad Adam e per questo motivo premiati con la cittadinanza italiana. «A nostro avviso non ci sono né la strage né il terrorismo», sostiene l'avvocato Giovanni Garbagnati, che annuncia il ricorso.
Giuseppe Scarpa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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