Bomba contro la macelleria Indagini anche sulla pista mafiosa

Martedì 15 Giugno 2021
Bomba contro la macelleria Indagini anche sulla pista mafiosa
IL CASO
BAGNOLI (PADOVA) Un boato ha svegliato all'una di ieri notte la piccola Bagnoli di Sopra, nella Bassa Padovana, a due passi dal Polesine e a uno dal Veneziano. A esplodere è stato un rudimentale ordigno, che ha distrutto la vetrina della macelleria. Un attentato, di sicuro. E il sindaco teme l'ombra della mano della mafia. «È diffuso il timore per un segnale di qualche criminale contro chi cerca di lavorare onestamente» sbotta il primo cittadino Roberto Milan. Così il prefetto Raffaele Grassi convoca un Comitato ordine e pubblica sicurezza sul tema che si riunirà giovedì alla presenza anche del presidente della Provincia, Fabio Bui. «È sicuramente un episodio da valutare con attenzione. E intanto attendiamo l'esito delle indagini dell'Arma» evidenzia il rappresentante del Governo, arrivato a Padova da nemmeno un mese, molto sensibile al tema della malavita organizzata dopo anni a Foggia.
Balzato agli onori della cronaca qualche anno fa per la presenza di un enorme centro migranti, da qualche tempo Bagnoli era stato inghiottito nuovamente dalla tranquillità della campagna che va a gettarsi lenta verso il mare. Ma l'altra notte tutti gli abitanti del paese si sono svegliati di soprassalto: un'esplosione ha squarciato il silenzio. Un rudimentale ordigno è scoppiato proprio davanti a una macelleria, nella centrale piazza Martiri d' Ungheria.
Un attentato cui nessuno ancora riesce a dare una spiegazione, ma che spaventa molti. Davanti alla vetrina qualcuno ha posato e acceso l'ordigno, probabilmente un tubo, riempito di benzina e innescato con uno straccio. Rudimentale, sì, ma con una potenza deflagrante enorme: oltre ad aver devastato la tenda esterna e infranto la vetrina, pure l'interno del negozio ha presentato molti danni, compreso il banco frigo. E dietro al bancone ieri mattina facevano mostra di sé delle vistose crepe sul muro, senza contare l'intonaco che si è staccato dal soffitto e i numerosi prodotti in esposizione che sono volati giù dagli scaffali.
Il proprietario, Andrea Parton, 52 anni, che vive in paese, è corso pure lui a controllare cosa fosse successo. Facile comprendere il suo sbigottimento e la sua angoscia nel vedere il suo negozio in quelle condizioni.
«Non ho proprio idea di chi potrebbe avercela con me tanto da arrivare a fare una cosa del genere. Non ho mai ricevuto nemmeno una multa per infrazione stradale, né sono mai stato oggetto di attenzioni da parte di realtà malavitose. Altrimenti mi sarei rivolto all'Arma». «Chi ha visto aiuti nella lotta contro chi vuole prevaricare brutalmente e rovinare chi lavora» è l'invito del sindaco ai suoi concittadini.
Marina Lucchin
(Ha collaborato
Nicola Benvenuti)
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