Addestratore sbranato dal cane dell'amico

Lunedì 20 Novembre 2017
Addestratore sbranato dal cane dell'amico
IL CASO
TORINO Ventisei anni e una passione smisurata per i cani. Davide Lobue, addestratore di Rivoli, è stato trovato morto sabato sera a Monteu da Po, nel Torinese, dopo essere stato sbranato da un animale che conosceva bene, un bull terrier problematico che gli era stato affidato da un amico. Dovrà invece essere sottoposta a un intervento plastico ricostruttivo una bambina di 11 anni del Pordenonese che, nella stessa sera, è stata morsa da un pastore tedesco mentre si trovava con i genitori a casa di un'amica in provincia di Udine.
UCCISO IN CORTILE
Lobue sarebbe morto per le ferite al collo e alla testa, anche se non viene ancora scartata l'ipotesi che l'addestratore possa essere morto per un malore e che il cane l'abbia aggredito solo dopo, quando era a terra. Non ci sono testimoni e solo l'autopsia chiarirà il caso. Ad aprile, quando il 26enne aveva iniziato ad occuparsi del bull terrier inglese bianco, aveva ammesso su Facebook: «Sid è un cane normale ma con un carattere tosto, tolto troppo presto alla mamma, che purtroppo ha subito un percorso iniziale sbagliato, anche se ora sono sulla giusta strada». Qualcosa dev'essere però andato storto, perché nella tarda serata di sabato il cane lo ha morso alla testa, sul collo, sui polpacci e alle braccia. A dare l'allarme è stato un vicino di casa 16enne che ha sentito a lungo Sid abbaiare nel cortile della palazzina. Il ragazzino è sceso e si e trovato di fronte il corpo straziato dell'addestratore. Soccorsi inutili: quando l'équipe del 118 lo ha raggiunto, Lobue era già morto. Il bull terrier è stato visitato dal veterinario dell'Asl To4 e affidato, temporaneamente, a un rifugio di Settimo Torinese. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Chivasso sono coordinate dal pubblico ministero Daniele Iavarone della procura di Ivrea. Il cane era stato affidato a Lobue dall'amico, diretto in Lombardia per un concerto. L'esame autoptico darà delle risposte definitive: oggi la procura dovrebbe affidare l'incarico al medico legale.
FERITA A MANO E VISO
È invece di dieci giorni la prognosi per l'11enne friulana, anche se il percorso per la guarigione definitiva sarà molto più lungo. L'episodio risale alla tarda serata di sabato. Erano le 22.30 e la famiglia pordenonese, di ritorno da una cena, è entrata nel cortile di quella dell'amichetta udinese, per una visita. Nel giardino della casa, delimitato da una recinzione chiusa da un cancello, c'era il pastore tedesco dei proprietari. Era la prima volta che l'animale vedeva la bambina ospite e forse per questo motivo si è messo in atteggiamento di difesa. La bimba, che a quanto pare è appassionata di animali, gli è andata incontro probabilmente per accarezzarlo. Ma proprio in quel momento il cane l'ha azzannata a una mano e una guancia, causandole gravi ferite. I padroni sono riusciti subito ad allontanare l'esemplare, mentre sul posto è intervenuta un'ambulanza dell'ospedale Santa Maria della Misericordia. La bambina è stata sottoposta già nella notte a un delicato intervento chirurgico. Secondo i medici ne sarà però necessario un secondo, questa volta di chirurgia plastica. Sul luogo dell'aggressione è arrivato anche il veterinario dell'azienda sanitaria. Dai primi riscontri è emerso che non era la prima volta che il pastore tedesco si avventava contro qualcuno: un mese fa l'animale aveva morso la sua stessa padrona e proprio per quella ragione era stato posto in quarantena. Ora le indagini sono condotte dai carabinieri di Udine. In particolare dovranno essere valutate le eventuali responsabilità dei proprietari. Le ipotesi di reato vanno dalle lesioni al malgoverno di animali.
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