«Abbiamo detto bugie per tredici anni» Lasciano tre giornaliste della tv iraniana

Giovedì 16 Gennaio 2020
LA STORIA
La profonda crisi interna innescata dall'abbattimento del Boeing 737 ad opera dei Pasdaran sta avendo forti effetti sul mondo della comunicazione in Iran. Gelareh Jabbari, che nell'ultimo decennio è stata spesso il volto dell'equivalente iraniano di Unomattina, ha annunciato il suo addio all'emittente di Stato Irib tramite un post, in seguito eliminato ma non smentito, su Instagram, uno dei pochi social network tuttora non soggetti al filtraggio statale.
RIPENSAMENTO
La Jabbari aveva scritto lunedì di non aver voluto in un primo momento credere alla possibilità dell'uccisione di connazionali riferendosi alla natura del disastro aereo, prima di ammettere di aver detto menzogne davanti alle telecamere per tredici anni. La trentaduenne ha voluto così prendere le distanze da un'emittente finita nel vortice delle polemiche in seguito alla sua difesa a spada tratta della tesi del guasto tecnico nei primi giorni in seguito al disastro della settimana scorsa.
L'abbandono della Jabbari segue quello di Sahar Rad e Fatemeh Khatami, anch'esse presentatrici di rilievo dell'Irib, l'ente da sempre gestito dai conservatori che mantiene il monopolio sull'etere domestico. Nella giornata di martedì Taraneh Alidousti, la celebre attrice protagonista del film premio Oscar Il Cliente di Asghar Farhadi, ha invece scritto sempre su Instagram, in un post addobbato di nero: «Non siamo mai stati cittadini. Siamo prigionieri, milioni di prigionieri», includendo hashtag inerenti all'abbattimento del Boeing.
LA KERMESSE
I recenti sviluppi politici sono accaduti a ridosso del Festival Fajr, la kermesse artistica annuale con cui la Repubblica islamica celebra a Febbraio la vittoria della Rivoluzione del 1979. Numerosi registi di spicco come il veterano Massoud Kimiai, attori, arbitri dei vari concorsi e ben sedici compagnie teatrali hanno ritirato la propria partecipazione dal Fajr a causa della situazione vigente, mentre Hossein Rajabian, un giovane e promettente regista già arrestato nel 2015 a causa delle sue attività cinematografiche, ha annunciato l'imminente distribuzione del suo film, Creazione tra due superficie, gratuitamente su Internet per evitare così la stringente censura di Stato. Musicisti di alto spessore come il cantante pop Alireza Assar e quello tradizionale Shahram Nazeri hanno inoltre interrotto le proprie tournée, motivando tali scelte con messaggi di lutto e solidarietà nei confronti della popolazione.
PROSPETTIVE
Nonostante le continue contestazioni, le prospettive di un cambio di rotta favore dei moderati appaiono esili in seguito all'estromissione da parte del Consiglio dei Guardiani di 90 deputati uscenti dalle elezioni parlamentari del 21 Febbraio. Tra gli esclusi vi sono figure moderate e riformiste di peso, come i deputati Ali Mottahari, Mahmud Sadeghi e Tayyebeh Siavoshi. Il portavoce del Consiglio, Abbasali Kadkhodai, ha accusato ieri il presidente Hassan Rohani di partecipazione a un progetto anti-patriottico a causa delle sue lamentele sulla squalifica dei riformisti. La probabile virata a destra della lista finale dei candidati ammessi alle parlamentari giunge nelle ore in cui la Guida Suprema Ali Khamenei si prepara a condurre domani le preghiere del Venerdì, in quello che sarà con tutta probabilità un discorso dai soliti risvolti anti-americani volto a risollevare i fedelissimi .
Siavush Randjbar-Daemi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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