Le Raccomandazioni della Commissione Europea sono chiare: migliorare i risultati scolastici e adeguare le competenze, in particolare digitali. Non è possibile però intervenire sugli indicatori che pongono il nostro Paese sotto la media Ue per livelli di istruzione senza risolvere i problemi strutturali che affliggono scuola, università e ricerca con interventi mirati, in un sistema che vede ancora una quota troppo alta di abbandono scolastico (i cosiddetti Elet, Early leavers from education and training). Ma non ci sono solo segnali negativi: è in rapido e costante aumento il tasso di istruzione femminile che supera di diversi punti percentuali quello maschile sia nella quota di titoli secondari che terziari, con un vantaggio più marcato rispetto alla media UE. Un risultato che ancora fatica a riflettersi sul mondo del lavoro dove la parità di genere in termini occupazionali è ancora molto lontana. Investire in formazione vuol dire incrementare la competitività del Paese, ma è necessario agire sull’organizzazione, sulla didattica e sulle infrastrutture. E soprattutto avere ben chiaro il modello che si intende realizzare, che dovrà vedere una maggiore sinergia fra istruzione e lavoro per colmare il divario fra le competenze richieste dal mondo produttivo e quelle offerte dal sistema didattico, creare nuove opportunità per i giovani e rappresentare quel bacino essenziale per fare innovazione.
Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 16:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA Valorizzare i docenti
Sono coloro che fanno fiorire il capitale umano, ossia i nostri ragazzi.Eppure i docenti in Italia sono da sempre scarsamente retribuiti e questo non solo all’inizio dell’incarico ma durante tutto l’arco della carriera. Un boomerang: si causa infatti una scarsa motivazione nel personale. In molti casi è evidente un’insufficiente preparazione nelle competenze digitali a causa anche della mancanza di aggiornamento professionale. Si rende necessaria quindi una complessiva riqualificazione e valorizzazione del corpo docente che passa anche da un sistema di selezione differente e dal coinvolgimento di alte professionalità nell’insegnamento. Uno studio dell’associazione Minima Moralia propone inoltre di riorganizzare la carriera docente introducendo la figura dei “quadri della scuola” per motivare i più dinamici ad assumere ruoli di responsabilità, di coordinamento e formazione ed aggiornamento dei colleghi. Per le mansioni aggiuntive, coloro che saranno selezionati tramite concorso per questa posizione, vedranno un riconoscimento retributivo adeguato.