Amianto, ex motorista navale riconosciuto vittima: la Difesa pagherà 400.000 euro alla vedova

Giovedì 20 Aprile 2023
Amianto, ex motorista navale riconosciuto vittima: la Difesa pagherà 400.000 euro alla vedova
VICENZA - Il Tribunale di Vicenza ha condannato il Ministero della Difesa al riconoscimento a vittima del dovere del motorista navale vicentino Federico Tisato, morto nel 2016 per un mesotelioma pleurico contratto sulle navi della Marina Militare, dove ha prestato servizio tra il 1965 e il 1971. Alla vedova Loretta - riferisce oggi l'Osservatorio Nazionale Amianto - il Ministero dovrà concedere 400 mila euro di arretrati più assegni vitalizi per circa 1.900 euro al mese. Tisato, morto a 68 anni, era impiegato sulle navi nel periodo in cui, per ammissione della stessa Marina l'amianto era comunemente impiegato nella costruzione e non sottoposto a restrizioni.
Nel corso del processo l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio, ha dimostrato che Tisato era stato a contatto con l'amianto dei motori, di cui manipolava e lavorava materiali contenenti la fibra, così come per la contaminazione dei locali tecnici e sottocoperta e negli accessori. Le esposizioni all'amianto attivarono il processo infiammatorio che poi ha portato al mesotelioma e alla morte. la conferma è venuta anche dalla perizia del medico legale, Arturo Cianciosi. Le due figlie dell'uomo, Francesca ed Elisa, che all'epoca della morte del papà avevano 32 e 35 anni, non hanno ottenuto un risarcimento per non erano più a suo carico.
Ultimo aggiornamento: 16:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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