Vax day, medico di famiglia beffata: una fiala invece di 7. «Guerra fra poveri sui pazienti fragili»

Lunedì 19 Aprile 2021 di Gigi Bignotti
La dott.ssa Dalla Benetta

VERONA - «Ma quale Vax day? Qui ci impongono una guerra fra poveri con la scelta di chi vaccinare fra i nostri pazienti ultra-fragili, io non mi presto a tali assurdità», è la sintesi della clamorosa denuncia di Elisa Dalla Benetta, medico di famiglia della Ulss 9 Scaligera nel territorio di Zimella.

La dottoressa aveva programmato per 42 suoi pazienti fragili  e costretti a letto, le visite domiciliari sabato scorso, 17 aprile, il Vax day promosso dall'Ulss, e quindi le relative vaccinazioni.  Con la sua infermiera aveva avvisato gli interessati e le loro famiglie, quindi oltre un centinaio di persone.  Per questo aveva chiesto  sette  fiale  di Pfizer (sono 6 dosi a fiala), ma solo 3 giorni   prima ha saputo che gliene sarebbe arrivata una sola: «Come mi presento ora agli "altri" 36 pazienti dicendo che non se ne fa nulla? Se le fiale non c'erano era inutile avviare tutto l'iter e costringerci a metterci la faccia facendo noi medici la figuraccia».

Ultimo aggiornamento: 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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