Telecamere per proteggere le case Ater del quartiere Pertini

Sabato 20 Luglio 2019 di Davide Tamiello
Via Camporese, la strada dove sono state installate le telecamere
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Un grande fratello per tenere alla larga le occupazioni abusive. Il piano era stato annunciato ad aprile ma, ieri, è diventato finalmente operativo: Ater ha fatto installare 26 telecamere in via Camporese, zona “calda” del quartiere Pertini. «Abbiamo risposto alla richiesta di videosorveglianza che ci era stata posta dal Comitato - spiega il presidente, Raffaele Speranzon - facendoci carico di una spesa che reputo un investimento, per la sicurezza degli inquilini e per contrastare danneggiamenti e situazioni di degrado al patrimonio dell’azienda». Un investimento da oltre 30 mila euro per strumenti ad alta tecnologia: telecamere in hd, mobili, che verranno gestite da una centrale di controllo affidata a una società privata di sorveglianza.
 «Gli occhi elettronici - continua Speranzon - sono da una parte un deterrente per contrastare i malintenzionati e dall’altro uno strumento per riuscire a dare un volto e delle responsabilità a chi delinque. I residenti sono bersagliati da continui episodi di microcriminalità, dai furti nelle abitazioni ai vandalismi. Ora speriamo possano avere un po’ di pace». «Le telecamere in via Camporese sono il frutto delle nostre pressanti richieste ad Ater - commenta il presidente del comitato quartiere Pertini, Giorgio Rocelli - Questi erano interventi minimi per garantire la legalità in una zona sotto attacco di persone che non hanno niente a che fare con occupazioni per necessità. Il comitato di quartiere si è imposto di collaborare con il controllo di vigilanza partecipato per creare condizioni di legalità, le telecamere ci aiuteranno». C’è anche chi, però, lamenta una scarsa diffusione del sistema di videosorveglianza. «Le telecamere sono tutte concentrate sulle abitazioni interessate dalle occupazioni abusive - aggiunge Paolo Benozzi, residente ed ex componente del comitato - la zona è quella finita nell’occhio del ciclone, in tutto saranno 50 metri quadrati. Speravo in qualcosa di più ampio, che sorvegliasse anche i parcheggi e le strade laterali». Il consiglio di amministrazione di Ater, appunto, aveva deliberato una spesa di 34mila euro per la realizzazione dell’impianto. L’intervento, da solo, non basterà: serviranno un’altra quarantina di occhi elettronici nel quartiere, ma per quelli sarà il Comune a dover metter mano al portafogli. Per combattere l’azione di bulli, vandali e occupanti abusivi, inoltre, 800 abitanti si sono “armati” di fischietti per dare l’allarme ogni qual volta qualcuno cerchi di sfondare la porta o una finestra delle abitazioni rimaste sfitte. Ater, infine, ha iniziato una importante campagna di manutenzione in 64 alloggi (costo: 288mila euro, di cui 200mila ottenuti dalla Regione) per prevenire il problema delle infiltrazioni e migliorare quindi la qualità degli alloggi.
Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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