Venezia su prenotazione, gli operatori: «Miglior qualità della vita per tutti»

Sabato 21 Agosto 2021 di Costanza Francesconi
Venezia su prenotazione, gli operatori: «Miglior qualità della vita per tutti»
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VENEZIA - Prenotazioni e tornelli come chiave d'accesso a una Venezia futuristica.

Il sistema d'ingresso elettronico studiato dal Comune proietta alla prossima estate 2022 come a uno spartiacque atteso da molti come svolta in cui il centro storico non sarà più in balia delle orde turistiche.

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«Sul come affrontare gli arrivi a Venezia si è già perso fin troppo tempo - commenta Gianni De Checchi, direttore di Confartigianato Venezia - Se molta strada è stata fatta con la Smart control room sulla conoscenza del numero delle presenze, poca ne è seguita sulla sintesi di questi dati. La pressione turistica che già registriamo è negativa per la città, per il commercio e l'alto artigianato. La legge dei grandi numeri non può valere per le pregiate realtà del fatto a mano, dove il numero non rafforza gli affari ma fa sporcizia e confusione, relegando la città a un recinto di gente che orbita per le strade. Siamo favorevoli a un minor numero di arrivi - prosegue il direttore Confartigianato -, purché parallelamente procedano politiche che attirino un turismo di maggior qualità e un forte impegno sulla residenzialità, accogliendo imprese di giovani e innalzando il tasso degli abitanti. Dal numero massimo di utenti che Venezia può sostenere, si strutturerà la macchina. Sui tornelli tutto si può dire, ma è pur sempre un inizio di controllo dei flussi».

MUSEI CIVICI

Altrettanto favorevole alla rivoluzione in vista è Gabriella Belli, direttrice Fondazione musei civici di Venezia, che crede moltissimo nel «futuro di Venezia legato alla prenotazione dei suoi servizi. Il cambiamento sarà notevole valuta Belli -, ci vorranno un paio d'anni di rodaggio, ma non mi spaventa affatto. Questa decisione sofferta e necessaria tutelerà la qualità della vita dei residenti come della città, con tutte le sue fragilità. Negli ultimi due anni anche i musei hanno ricominciato ad andare a regime proprio grazie ai sistemi di prenotazione fa notare la direttrice Muve - È un miglioramento che creerà polemiche, ma di fatto una conquista incredibile per l'organizzazione sociale e la fruizione dei beni culturali. Venezia è una città antica rispetto alla contemporanea Mestre aggiunge Belli - I tour operator e i musei si organizzeranno di conseguenza. Fondamentale è che il sistema sia snello e comprensibile a chiunque. La città è perenne, sopravvivrà anche a questo salto tecnologico».

ALBERGATORI FAVOREVOLI

Entusiasta, ma con riserva, Claudio Scarpa, direttore dell'Associazione veneziana albergatori. «Limitare il turismo pendolare è essenziale. Il provvedimento dell'Amministrazione comunale con i tornelli pone quasi un limite fisico commenta Scarpa, auspicando un diverso metodo di applicazione che spinga più verso l'obbligo di prenotazione per chi non soggiorna negli hotel e negli appartamenti del Comune, garantendo comunque un incasso all'Amministrazione che deve far fronte a costi importanti per la gestione del turismo pendolare. Dei terminal sulla gronda lagunare accoglieranno i turisti pendolari, entrare da porte secondarie, senza intasare la testa del Canal grande in piazzale Roma, e chiudendo il ponte della Libertà a chi non vive, non studia o non lavori a Venezia, o a chi non ha una prenotazione alberghiera o comunque non soggiorna in un albergo o un appartamento della città. Il 70 per cento dei turisti a Venezia è pendolare, ma contribuisce solo per il 30 per cento al fatturato turistico e alla ricchezza della città chiarisce il direttore Ava - Il turista che dorme in alberghi e appartamenti, pur rappresentando una piccola percentuale di visitatori, dà da vivere alle attività per il 70 per cento restante».

Ultimo aggiornamento: 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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