Spacciatori di cocaina “placcati” dai vigili urbani in borghese tra la folla di Venezia per il Carnevale

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Monica Andolfatto
L’OPERAZIONE Il placcaggio dei due spacciatori tra la folla di Carnevale in campo Santi Filippo e Giacomo

VENEZIA - Individuati, seguiti, bloccati. Non è stato facile, non lo è mai, specie se l’operazione avviene tra le calli di una Venezia in pieno Carnevale. A entrare in azione una pattuglia in borghese della polizia locale. Qualcuno avrà persino pensato che si potesse trattare di uno scherzo dato il contesto. Invece era tutto vero: ad andare in scena era un intervento di quello che in gergo si chiama servizio antispaccio. Inseguimento e placcaggio sono avvenuti sabato pomeriggio in Campo Santi Filippo e Giacomo in mezzo alla gente che ha assistito in diretta a tutte le fasi dell’iniziativa adottata dagli agenti non appena hanno avuto la certezza che i loro sospetti erano più che fondati. I due giovani - che si capirà più tardi essere due albanesi all’incirca di vent’anni - hanno provato a confondersi fra le maschere ma è stato inutile. Per poi mettersi a correre scansando i pedoni che affollavano anche le calli e campielli. Quando sono stati raggiunti hanno reagito in malo modo per cercare di fuggire alla cattura. Nella colluttazione, piuttosto cruenta, alcuni testimoni hanno detto che almeno uno di loro ha perso alcuni ovuli che sono finiti a terra e che poi sono stati raccolti dagli investigatori. L’ipotesi più probabile è che contenessero cocaina.


IDENTIFICATI
A quel punto i due stranieri sono stati portati al comando e identificati: da quanto emerso solo uno è stato arrestato e stamattina comparirà in tribunale per la direttissima durante la quale dovrà spiegare al giudice, tra le altre cose, perché fosse in possesso della droga sequestrata.
L’episodio conferma ancora una volta che il business dello sballo non conosce stagione e anzi chi lo gestisce approfitta, per trovare nuovo slancio, degli eventi che attirano decine di migliaia di persone in centro storico. La risposta delle forze dell’ordine è il potenziamento del personale operativo e l’intensificazione dei controlli.
L’obiettivo principale resta quello di intercettare borseggiatori e manolesta che in questi giorni di ressa trovano terreno fertile per i loro colpi spesso a danno di turisti, meglio se stranieri.
Si tratta di delinquenti che quasi sempre arrivano appositamente in treno, si mescolano tra la folla e attendono la preda considerata, dal loro punto di vista, più adatta. Lo sforzo per debellare questa piaga è massimo anche con servizi mirati e coordinati fra polizia locale e di stato, carabinieri, finanzieri che si dividono le aree su cui vigilare.
 

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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