Sparito da 18 giorni, anche accertamenti bancari per ritrovare Roberto "Willy"

Lunedì 8 Gennaio 2024 di Monica Andolfatto Fulvio Fenzo
Roberto Barbiero

MESTRE - Ora i giorni iniziano a essere davvero tanti. Da diciotto giorni non c'è più traccia di Roberto Barbiero, "Willy" per gli amici, il 64enne dipendente delle Poste a Tessera, che sarebbe andato in pensione da dopodomani, 10 gennaio, e che i colleghi hanno visto per l'ultima volta giovedì 21 dicembre.

Tutte le segnalazioni di possibili avvistamenti, perlopiù pubblicate come commenti agli appelli via Facebook, non hanno condotto a nulla, se non accendere speranze che si sono ben presto spente.

LE INDAGINI
Il 64enne vive da solo e avrebbe solo una cugina che, nei giorni scorsi, si è fatta vita ma con la quale, a quanto pare, aveva cessato i rapporti. Sul campanello di casa, in via Metauro alla Bissuola, il cognome di Barbiero compare ancora assieme a "Pilon", il cognome della madre, morta diversi anni fa, con la quale conviveva. L'unica foto disponibile è quella pubblicata qui a fianco, anche se negli ultimi tempi "Willy" aveva una folta barba ed è fortemente dimagrito. «Era molto trasandato e spesso indossava un giaccone beige» confermano i vicini.
Le indagini ufficiali sono scattate dal 30 dicembre quando i carabinieri della compagnia di Mestre hanno ricevuto formale denuncia di scomparsa da parte di alcuni colleghi che non avevano visto rientrare al lavoro Barbiero il 28 dicembre e non erano riusciti a mettersi in contatto con lui. Siccome il 64enne non ha un cellulare e al numero di casa non rispondeva erano andati anche a suonare al campanello del condominio senza ottenere risposta. Carabinieri e vigili del fuoco sono entrati nell'appartamento anche per verificare se l'uomo potesse avere avuto un malore. All'interno tutto in ordine. Non sono stati trovati biglietti di spiegazione. Nulla. Si sta procedendo anche con gli accertamenti bancari per tracciare eventuali prelievi anomali. La Prefettura ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse che coinvolge oltre ai carabinieri e ai vigili del fuoco, la finanza, la polizia e la protezione civile.

ATTESA
Nella palazzina di via Metauro, al civico 24 tra il parcheggio all'angolo con via Tevere e l'ex ospedale abbandonato dell'Ulss, anche i vicini continuano ad attendere il suo rientro. L'appartamento di Barbiero si trova al quarto piano e le tapparelle delle finestre sono calate, tranne la portafinestra del suo terrazzino (anche questo con la tenda abbassata) che sembra lasciata aperta. Tra i condomini c'è chi preferisce non parlare, ma anche chi ti racconta dell'ultimo periodo - forse più difficile del solito - vissuto dal dipendente delle Poste di Tessera che, ogni mattina, di buon'ora, prendeva comunque regolarmente l'autobus per recarsi al Centro di smistamento, dove non aveva mai mancato un giorno di lavoro. E qui c'era davvero la sua unica "famiglia": quella dei colleghi che, anche per i suoi problemi alla vista, lo avevano anche accompagnato all'inizio di dicembre a firmare le pratiche per la pensione. «Poi, il 22 dicembre, sarebbe dovuto andare al Caf della Cisl per inoltrare i documenti all'Inps» hanno raccontato i colleghi, anche se in quel Caf non risulta aperta alcuna pratica a suo nome.
Monica Andolfatto
Fulvio Fenzo
 

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