VENEZIA - Nel lontano 1954, la storia del Ristorante Da Raffaele, a pochi passi da Santa Maria del Giglio, prende vita grazie al coraggio e alla visione di Raffaele Salmaso, originario di Padova, precisamente di Saonara. "Afferrando al volo l'opportunità di rilevare una modesta mescita di vini in centro storico commenta il figlio, Renato Salmaso mio padre, affiancato dalla determinazione di mia madre Tosca, trasforma il locale inizialmente in un bacaro e successivamente in trattoria.
E' un lavoro difficile, complesso, che richiede tempo e rinunce. «Sicuramente ci sono soddisfazioni, anche economiche, che però bisogna saper cogliere. Nulla arriva per caso, ci vogliono fondamenta solide, impegno, determinazione e soprattutto non si deve fare il passo più lungo della gamba". In questa sfida senza tempo Renato Salmaso continua a dirigere con mano ferma il destino del ristorante, senza pensare ancora alla pensione. "Non so si sofferma quando andrò in pensione. Al momento continuo ad essere sempre presente, tutti i giorni: oltre che una passione, il ristorante è la mia vita. Nel nostro ambiente si deve sempre stare sul pezzo', essere aggiornati e al passo con i tempi, mai sedersi sugli allori. Non mi sento in competizione con gli altri ristoranti: il fatto che negli ultimi anni abbiano aperto molti nuovi locali a Venezia è motivo di sprone per continuare a migliorare". La passione per la ristorazione e l'accoglienza, trasmessa ai figli da Raffaele (Renato e Stefania) e da Giuseppe (Giovanna e Andrea), fanno sì che ancora oggi la famiglia Salmaso gestisca in prima persona le proprie attività: il ristorante da Raffaele in fondamenta delle Ostreghe, l'hotel Ala, a pochi passi da Santa Maria del Giglio e la Pensione Accademia, nei pressi del Ponte de le Maravegie, sul rio di San Trovaso. Il prossimo 17 febbraio, amici, clienti storici, vicini e fornitori si riuniranno al ristorante Da Raffaele per celebrare i 70 anni di storia della famiglia Salmaso. La passione per la ristorazione continua a guidare ogni gesto e ogni decisione e a coinvolgere la nuova generazione, la terza da quel lontano 1954.