Dopo 42 anni riaperte le indagini sul delitto Montanari, il primario marito di Anna Ponti, figlia del primo sindaco di Venezia

Sabato 24 Giugno 2023
Giorgio Montanari e Anna Ponti

VENEZIA - «Aspetto la verità sulla morte di mio marito», Anna Ponti, veneziana, lo aveva detto nel 2020, parlando dell'uccisione del coniuge Giorgio Montanari, primario allora 51enne della clinica ostetrico-ginecologica del Policlinico di Modena. Anna Ponti, figlia del primo sindaco di Venezia, Giovanni, non si era mai arresa e aspettava, aveva aggiunto, che il caso fosse riaperto. Così è stato. A 42 anni da quel delitto senza ancora un colpevole le indagini sono state riaperte. Il primario, impegnato negli anni della prima applicazione della legge sull'aborto, venne ucciso a colpi di pistola, sette, la sera dell'8 gennaio 1981, poco dopo aver concluso una giornata di lavoro in ospedale. A riportare la notizia è il Resto del Carlino di Modena.

Il caso Montanari rappresenta uno dei principali cold-case della città emiliana, già oggetto di due archiviazioni (una nel 1991 e l'altra nel 2020 dopo la prima riapertura del 2017), la decisione della procura modenese di avviare un ulteriore filone, delegando la squadra mobile della polizia, deriverebbe dalla presenza di nuovi e ad ora non noti elementi, oltre alle tecnologie investigative a disposizione degli inquirenti.

Le nuove indagini vedrebbero anche già iscritte alcune persone nel registro, figure che gravitano nel mondo sanitario a quanto trapela, mentre alcuni medici sarebbero già stati ascoltati in qualità di persone informate dei fatti.

Proprio all'interno dell'ambito sanitario la magistratura modenese andò subito a cercare, nel 1981, il killer di Montanari, finora mai individuato. All'epoca dell'omicidio era infatti da poco entrata in vigore la legge sull'aborto e il professore aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi collaboratori. Una decisione che aveva provocato anche malcontento al Policlinico e attriti tra i sanitari. Montanari aveva ricevuto minacce, comprese buste con proiettili, ed un suo collega, con il quale i rapporti non erano ottimali, finì indagato. 

Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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