LIDO - Per quasi nove anni ha lottato, con il marito Giampaolo che le è sempre rimasto accanto, con amore e dedizione, ogni giorno, non lasciandola mai sola. Sono stati un esempio di tenacia e dedizione, anche nelle avversità della vita. Fino a ieri mattina quando il lungo calvario di Nika Ford, morta all’età di 73 anni, si è concluso in modo drammatico e, pur nella criticità della situazione clinica, per certi versi anche inatteso.
LA TRAGEDIA
Erano in quattro in sella alle loro biciclette, quel pomeriggio del 7 aprile 2016, tutti iscritti dell’Unione Ciclisti Lido.
L’incidente stradale in via Alberoni, all’altezza del civico 70. Tragico il bilancio: Giorgio Riccardo Benedetti morì sul colpo, Nika Ford, nell’impatto subì lesioni irreversibili e gravissime che, per quasi nove anni, l’hanno ridotta in uno stato di coscienza minima costringendola al ricovero in ospedale, dove ha trascorso tutti questi anni, dopo l’incidente. Con lei, tra i quattro ciclisti, c’era anche il marito Giampaolo Mora, insegnante di Educazione Fisica nelle scuole veneziane, nonché direttore sportivo del team Liquigas al Giro d’Italia e al Tour de France e a tutte le più importanti corse ciclistiche nazionali ed internazionali, che, allora, se la cavò con ferite e lesioni meno gravi, come l’altro amico.
Sotto l’aspetto giudiziario quello fu il primo caso di omicidio stradale, da quando venne introdotto il reato, nel territorio di giurisdizione della Procura di Venezia. Il processo si è poi concluso con il patteggiamento dell’automobilista, assistita dall’avvocato Renato Alberini, condannata a due anni (pena sospesa con la condizionale).
RISARCIMENTO
Tutte le persone coinvolte, seguiti dai legali Augusto Palese e Paolo Vianello, ottennero il risarcimento integrale dalle compagnie assicurative. Ma la vita di Nika e Giampaolo da quel giorno è cambiata per sempre. La coppia abitava al Lido in via doge Michiel, è sempre stata molto affiatata. Lei nata in California il 28 novembre 1951, era arrivata al Lido negli anni '60 insieme alla famiglia. Era una grande sportiva, istruttrice di nuoto, ma anche esperta di triathlon, la sua specialità nel nuoto era la rana. Con il marito Giampaolo dedicava la vita ai ragazzi, ai giovani e allo sport. Nika aveva partecipato anche ai campionati Mondiali Master di nuoto, premiata dagli atleti Azzurri d'Italia e anche dal Panathlon Club. Organizzava con il marito Giampaolo i Camp estivi per i ragazzi della Liquigas. E, per passione, la coppia ha portato prestigio al Lido organizzando, per diversi anni, una grande classica al Lido, in autunno, con la partecipazione di tanti campioni del ciclismo.
Una gara studiata e voluta insieme all'Uc Lido, Luca e Danilo Pradel, Claudio Maleti e altri. L'incidente l'ha portata in uno stato di gravissima infermità ricoverata all'ospedale San Camillo degli Alberoni. Ma la coppia è stato un esempio di passione e dedizione per tutti. Non hanno mai mollato. E affrontavano, insieme, anche lunghi periodi di ricovero, in una clinica privata in Austria, per tentare ogni piccolo miglioramento. Nika Ford lascia il marito Giampaolo, la figlia Vanessa, la sorella Nina e i fratelli David e Mark. I funerali martedì alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria Elisabetta al Lido.