Mestre. Uccide l'ex fidanzata sedicenne,
poi si spara un colpo al petto e muore

Domenica 11 Luglio 2010
(I corpi coperti di Fabio Riccato ed Eleonora Noventa (Ansa)
MESTRE (11 luglio) - Omicidio-suicidio a Asseggiano, quartiere di Mestre. Un trentenne, Fabio Riccato, ha sparato tre colpi di pistola all'ex fidanzata sedicenne, Eleonora Noventa, poi si tolto la vita sparandosi al petto con la stessa pistola. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i due si erano lasciati ieri sera dopo otto mesi di fidanzamento al termine di una lite. Eleonora: lo studio e il nuoto. Eleonora, solo 16 anni, frequentava il terzo anno di ragioneria all'istituto "Gramsci" di Mestre, era una fan di Michael Jackson e provetta nuotatrice.



Due colpi al torace e uno alla testa, poi si è ucciso puntando al cuore.
La tragedia è avvenuta stamani all'altezza del civico 6 di via Alfani, a poca distanza dalle loro abitazioni. La ragazza era in sella ad una bicicletta, mentre l'ex fidanzato su una Vespa. Stavano discutendo animatamente, quando all'improvviso il giovane ha estratto l'arma - una Smith & Wesson 357 Magnum - e ha sparato tre colpi contro la sedicenne, due dei quali al torace (un proiettile ha anche trapassato un braccio) e il terzo alla testa. L'ultimo Fabio l'ha riservato per se, mirando al cuore. Un quinto, inesploso, era ancora nel caricatore.



L'ha aspettata in strada. Secondo le prime ricostruzioni della vicenda sembra che i due si frequentassero da circa un anno. Fabio Riccato abitava a centro metri dalla casa di Eleonora Noventa. Stamattina l'ha aspettata per la strada, la stessa che la ragazza faceva sempre per andare a trovare in bicicletta la nonna. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile della Questura di Venezia, la polizia scientifica e le volanti che hanno fatto il primo intervento. La madre della ragazza lavora come dipendente al Comune di Mestre. Il padre era assente al momento della tragedia. Stava lavorando all'ospedale di Venezia. Eleonora era la loro unica figlia.



Chi era Fabio Riccato? Per i vicini "una brava persona". Il trentenne si era laureato la scorsa settimana in Biologia con 110 e lode il 26 giugno a Ferrara e aveva festeggiato una settimana fa con un grande party nella sua casa. A un centinaio di metri dal luogo dell'omicidio-suicidio ci sono ancora i nastri rossi a ricordare la festa fatta una settimana fa per la laurea in biologia di Riccardo, presa il 26 giugno a Ferrara. «C'era andata anche Eleonora. Gli aveva regalato una penna e una maglia» raccontano i vicini. «Si dice sempre, in questi casi - aggiungono - "era una persona per bene", ma Fabio Riccato era veramente così». Ultimo di tre figli (ha un fratello e una sorella) viveva con i genitori (la madre è gravemente malata). «Amava gli animali, i bambini e le piante ed era innamorato di Eleonora». Un giovane "vecchio". «Era un giovane vecchio - dice qualcun altro - Non era tutto a posto se stava con una di 16 anni...Quando li vedevo però pensavo "stanno bene insieme". Ma non capivo perché quando stava con lei fosse sempre armato. Portava anche al bar un coltello a serramanico. Mi diceva "sai, c'è strana gente in giro"»
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 17:39

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