Mestre. Rapinata davanti al Mediaworld
Coltello alla gola per prenderle la Bmw

Mercoledì 3 Novembre 2010 di Monica Andolfatto
Il Mediaworld di Mestre (archivio)
MESTRE (3 novembre) - appena salita in auto, il tempo di appoggiare la borsetta sul sedile del passeggero e inserire le chiavi di accensione quando la portiera si spalanca e sente qualcosa di freddo puntato alla gola.



«Molla tutto e non ti succederà nulla», le intima lo sconosciuto che impugna la lama e che, afferrandola per un braccio, la scaraventa giù dalla macchina per mettersi al suo posto. Giovane, a volto scoperto, piuttosto nervoso: il rapinatore inserisce la marcia e fugge a tutta velocità con quella Bmw Serie 1 che è il vero obiettivo del colpo.



Attimi di autentico terrore quelli vissuti ieri mattina poco dopo le dieci a Mestre da una signora veneziana di 47 anni che si era recata al Mediaworld per degli acquisti. Choccata e spaventata ha trovato rifugio proprio all’interno dello stesso negozio di elettronica da cui è stato dato l’allarme al 113. Descrizione del malvivente e targa della vettura vengono diramate dalla centrale operativa delle questura a tutte le forze dell’ordine. In zona c’è la volante 12, impegnata proprio in un servizio di prevenzione nei pressi dei centri commerciali della città. La caccia al bandito si conclude nel giro di un quarto d’ora: la berlina infatti viene intercettata in via De Pisis, a Zelarino, non molto lontano da dove era stata rubata, ovvero nel parcheggio del megastore. A rallentarne la corsa, il traffico reso caotico dalla pioggia battente: affiancato dalla pantera della polizia con gli agenti che gli intimano l’alt, il conducente non può far altro che arrendersi. Un’azione fulminea portata a termine applicando tutte le procedure di sicurezza al fine di non mettere a rischio l’incolumità né di passanti né di automobilisti in transito.



Le manette vengono strette ai polsi di un vicentino di Bassano del Grappa, pluripregiudicato: si tratta di Sandro Munari, 27 anni, con problemi anche di tossicodipendenza. Accanto a sé ha ancora l’arma con cui ha minacciato la sua vittima: un coltello da cucina che è stato sequestrato. Una volta identificato e fotosegnalato, negli uffici di Santa Chiara, è stato portato in carcere a Santa Maria Maggiore.
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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