VENEZIA - «Abbiamo rescisso il contratto con un medico di Chioggia segnalato da una cooperativa perché non rispettava gli orari di lavoro. E ci apprestiamo a fare altrettanto con la cooperativa che avrebbe dovuto darci del personale per la Pediatria dell’ospedale di Dolo, ma che a tre mesi dalla sottoscrizione dell’accordo ancora si è presentata».
Ad annunciarlo è il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, mentre monta la discussione sul servizio trasmesso in prima serata, l’altra sera da Rete 4, dove con esplicito riferimento alla sanità veneziana si è parlato di strane selezioni del personale e di profili senza la competenza di medico per coprire i “buchi” nei Pronto soccorso degli ospedali. “Se quanto sostenuto in questo servizio televisivo fosse vero, sarebbe una lesione dell’immagine del nostro ospedale e creerebbe preoccupazione tra i cittadini”, dice Lucio Tiozzo, ex consigliere regionale e, oggi, consigliere comunale a Chioggia. L’intervista mandata in onda da Mediaset mostra un presidente di cooperativa che non avrebbe un titolo di studio di tipo sanitario, ma un diploma di scuola alberghiera, che ammette di svolgere compiti di “selezione” del personale medico, anche quello destinato al Pronto soccorso. Le immagini che accompagnano l’intervista mostrano l’ospedale di Chioggia, così come quello dell’Angelo, a Mestre, e con altri riferimenti evidenti alla realtà locale, fanno intendere che vi lavorino anche medici “selezionati da uno chef”.
“Già il 26 gennaio – spiega Tiozzo – io e il collega consigliere Marco Veronese (M5s) avevamo chiesto la convocazione della III Commissione, Sanità e Sociale, a seguito delle voci ricorrenti di rinvii di interventi, causa Covid, e di problemi nella gestione del personale.
Dal canto suo, Contato è intervenuto sulla questione a margine di una conferenza stampa all’ospedale di Mestre: “La procedura di selezione e scelta del personale di cooperativa passa per la commissione regionale Crite – ha affermato – nella quale vengono verificati i requisiti richiesti e la congruità sia del profilo professionale che dell’aspetto economico. Il fatto di rivolgersi alle cooperative non è così tanto per fare, ma perché ci troviamo di fronte a una situazione di difficoltà assoluta a reperire i medici, per di più con tutto quello che stiamo passando”. Conclude Contato: “È chiaro che non esiteremmo un minuto a segnalare alla Procura della Repubblica eventuali irregolarità e reati che dovessero essere commessi. Vigiliamo, pronti a intervenire. Vale per il medico di Chioggia, che aveva il titolo di studio necessario, ma non rispettava i turni. E vale per Dolo dove il contratto firmato tre mesi fa non è rispettato perché neppure si presentano, per cui adesso andiamo a rescissione”.