I lucchetti rimossi dai ponti diventano ornamenti per le gondole a Venezia

Sabato 11 Novembre 2023 di Tomaso Borzomì
VENEZIA Il gruppo di volontari che ha collaborato con i gondolieri

VENEZIA - Da problema sociale a ornamento per uno dei simboli della città: la gondola. Grazie all’impegno di alcuni volontari dell’associazione Masegni e nizioleti, nelle giornate del 26 ottobre e del 9 novembre, sono stati eliminati circa un’ottantina di chili di lucchetti dai ponti. Dalla “celebrazione dell’amore” che i turisti utilizzano per sigillare i serramenti su un ponte lagunare nasceranno così i “pareci” per le gondole grazie all’ottone estratto dalla fonderia artistica valdese. L’operazione, che ha visto coinvolti tre volontari, si è svolta in due giornate. Nella prima occasione, racconta il presidente Nicola Tognon: «Hanno agito in ponte Vinanti (il ponte de le “gomme”) e di San Maurizio. Ieri (giovedì, ndr), invece sono stati liberati ponte del Lovo, Sant’Antonio (calle de la Bissa), ponte de l’ogio e il ponte dei zogatoi (San Giovanni Grisostomo)». Il “bottino” totale è stato di circa settecento lucchetti su cui però pendeva il problema del conferimento, visto che sono composti da vari materiali. «Tramite un associato siamo entrati in contatto con la fonderia artistica valdese, abbiamo chiesto loro se fossero interessati a trattarli e si sono detti molto disponibili a ricevere gli oggetti», ha continuato il rappresentante della associazione.

Proprio dall’attività di separazione delle diverse componenti è nata l’idea: «Separando l’ottone dal ferro, utilizzeranno il materiale per fare oggetti artistici ed elementi decorativo per le gondole, mentre il resto sarà usato come materiale loro». 


CIRCOLO VIRTUOSO
Una sorta di circolo virtuoso che da problema diventerà quindi un’opportunità, in una logica che favorisce sia la città, resa meno grezza dalla presenza di questi oggetti, sia l’attività artigianale. Il tema del recupero ha visto i volontari anche incoraggiati dai gondolieri, con “Super D’Este” che li ha ringraziati per l’attività. Il presidente ha spiegato il primo danno che fanno questi oggetti: «Continuiamo con questa campagna di rimozione dei fermagli che rappresentano un problema, perché quando i parapetti in ghisa e ferro sono sovraccarichi, si crea un carico strutturale, è tutto peso in più che grava sulla struttura, che non è nata per sostenere questa ferraglia». A ciò, Tognon aggiunge: «Con le intemperie si formano processi di ossidazione che vanno a intaccare il metallo delle bande dei parapetti. Cerchiamo di sensibilizzare per far capire che è una moda che non va bene, è un’omologazione piuttosto dozzinale, sono meglio fiori e cioccolatini, senza contare le chiavi che vengono gettate nei canali. Anche queste, per quanto piccole, hanno un impatto sull’ambiente, un piccolo gesto può aiutare ad arginare questa moda». L’intervento segue quanto avvenuto il 14 ottobre scorso con la pulitura del campiello dei Squelini e anticipa quanto accadrà la prossima settimana: «Grazie allo staff di Terrazza Aperol a Santo Stefano, faremo un intervento di pulitura in calle de la Mandola, dopo aver ripulito bacino Orseolo. Assieme al gruppo vogliamo sensibilizzare al prenderci cura delle proprie zone, facendo capire le fragilità della città».
 

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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