Concessioni, i veneziani si mettono in regola: boom di versamenti, +21%

Lunedì 13 Febbraio 2017 di Raffaella Vittadello
Posto barca da diporto
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VENEZIA - L'opera di riorganizzazione delle concessioni demaniali marittime dell'ex Magistrato alle Acque sta dando frutti: +21% i versamenti sull'anno precedente. Segno che in molti si sono messi in regola anche con gli arretrati: si è passati dai 2.966 versamenti del 2015 ai 3.589 del 2016. Le entrate del Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto - che però poi vanno completamente riversate nelle casse dello Stato - hanno raggiunto nel 2016 la cifra di 3 milioni 675mila euro.

I titolari di concessioni demaniali - dal posto barca da diporto a quelli commerciali, per arrivare alle concessioni di scarichi reflui e agli attingimenti di acqua lagunare - avranno tempo fino al 31 marzo per pagare col modello F23. L'importo minimo resta 180,36 euro per le concessioni rilasciate prima del 2009 l'indice Istat di aggiornamento è dello 0.1%. Gli indennizzi per occupazioni abusive comporteranno una sanzione del doppio rispetto al canone dovuto, ridotto al 30 per cento in più nel caso il saldo avvenga entro 30 giorni.

Ci sono parecchie novità rispetto all'anno scorso. Innanzitutto, dopo il contenzioso per la differenziazione delle tariffe tra unità da diporto e commerciali (con i relativi aumenti per queste ultime visto che anni fa un taxi pagava come una sampierota) sono stati introdotti dei canoni minimi fino a 30 metri per ormeggio di unità da trasporto merci, diporto commerciale, noleggio senza conducente (360 euro). In più per unità adibite al trasporto pubblico non di linea, taxi granturismo e diporto commerciale è stata introdotta una distinzione tra cavane operative - le cui tariffe sono state allineate a quelle di autorità portuale - e non operative ad esempio per l'ormeggio notturno, che pagheranno un canone minimo di 360 euro per le più piccole.

 
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