Elisa, licenziata a causa del Covid diventa una sarta da reality: è fra i 10 prescelti per "Tailor Made"

Domenica 18 Settembre 2022 di Giuseppe Babbo
Elisa Pizziol

CAVALLINO - Vuole dimostrare di avere la stoffa. Lei è Elisa Pizziol, 37 anni, di Cavallino-Treporti, tra i dieci protagonisti del programma “Tailor Made – Chi ha la stoffa?”, adattamento italiano di “The Great British Sewing Bee” della Bbc che, terminata la finestra di streaming esclusivo su Discovery+, ora è approdato Real Time ogni mercoledì sera.

Con la conduzione di Tommaso Zorzi, i 10 sarti amatoriali si sfidano nel primo talent dedicato al mondo della sartoria. Archiviato il successo della prima puntata, Elisa, laureata in Filosofia, sta continuando ad inseguire il suo obiettivo, oltre che una passione fatta su misura e trasformata in lavoro grazie anche agli eventi. O meglio, al Covid e alle prolungate chiusure imposte dalla pandemia. Intraprendente e piena di energie, da sempre appassionata di moda e di sartoria, Elisa ha lavorato per molti anni in negozi di lusso tra Venezia e Treviso, ricoprendo anche la posizione di store manager. Ma rimasta senza lavoro per colpa del lockdown, si è reinventata, studiando cucito e appunto avviando un proprio laboratorio sartoriale.

«Per 12 anni ho lavorato a Treviso in un negozio – racconta Elisa – poi mi sono riavvicinata a casa cambiando luogo di lavoro, con un contratto di lavoro di sei mesi.

Il giorno in cui doveva essermi rinnovato il contratto, è scoppiata la pandemia con le successive chiusure. Tutto si è congelato fino a quando come tante altre persone ho perso il lavoro». 

A quel punto Elisa ha deciso di reinventarsi e di trasformare la sua passione in lavoro. «Ho la passione per il cucito e la sartoria da quando ho 5 anni – continua a spiegare –. In quel momento di difficoltà anziché abbattermi ho deciso di rimettermi in gioco con la mia passione: fin da bambina sono stata avvicinata al mondo del cucito, ho pensato che quella che è la mia passione poteva essere un’occasione di svolta. Non ho sempre fatto la sarta a livello amatoriale e per questo mi sono iscritta ad una scuola di sartoria che faceva lezioni online, visto il periodo di chiusura che stavamo vivendo. Parallelamente ho iniziato a dare qualche consiglio agli amici, soprattutto con quello che chiamo lo “svuota armadio”, ovvero recuperando vecchi abiti passati di moda o che non andavano più bene. Ho iniziato a dare consigli anche nei social, nella pagina “Vita Sartoriale” e da lì è arrivata la vera svolta».

Terminate le lezioni, poco prima di iniziare lo stage in un’azienda, Elisa è stata infatti contattata dagli autori del programma. «In quel momento mi sono trovata di fronte ad un bivio – prosegue la 37enne – o facevo i provini o lo stage. Ho scelto i primi, facendo alcune prove, tra l’altro con i miei primi abiti su misura. Agli autori sono piaciuti e da quel momento è iniziata l’avventura». 

Il passo successivo è stato quello di trasferirsi per un mese a Milano dov’è stato registrato il programma e dove i 10 sarti sono giudicati da due eccellenze indiscusse del mondo della sartoria e della moda italiana. La prima è Elide Morelli, nota per essere stata sarta della maison Valentino dal 1967 al 2021, fino a diventarne première. Ha lavorato nella casa di moda per 53 anni realizzando capolavori che fanno parte della storia dell’haute couture. La seconda giudice è Cristina Tardito, direttore creativo che ha collaborato con molte delle case di moda più famose al mondo, poi fondatrice del brand di successo Kristina Ti.

Il vincitore, oltre al titolo di “Miglior sarto di Tailor Made”, si aggiudicherà uno stage in un’azienda leader della moda e socia di Altagamma, la Fondazione che riunisce le migliori imprese del settore. Sempre il sarto vincitore riceverà anche tutta l’attrezzatura professionale per aprire l’atelier e una fornitura di tessuti per realizzare la prima collezione. E per Elisa, che predilige i tessuti naturali come lana e cotone, che continua a dispensare consigli e che ha avviato un proprio laboratorio a Cavallino, non ci sono dubbi sul valore di questa esperienza. «Tosta – conclude – ma altamente formativa».

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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