Tutte le facce del degrado in città:
da via Einaudi a via Poerio

Lunedì 3 Febbraio 2014 di Raffaele Rosa
I barbanera nel gazebo del parco in via Einaudi
MESTRE - Via Einaudi, via Colombo e anche via Poerio. Il centro di Mestre invaso da barboni, "barbanera", senza tetto che si accampano dove capita portando con sè sporcizia, degrado e paura tra i residenti.



In via Einaudi da tempo occupano il gazebo del parco come se si trattasse di uno spazio loro, come se quell'area verde fosse un campeggio. Materassi, pentolini, cibo, coperte. E in assenza del bagno, ogni bisogno corporale si fa a cielo aperto e davanti a tutti. Siamo a Mestre, dietro piazzale Candiani dove è da poco stato aperto il nuovo Multisala, ad un tiro di schioppo da piazza Ferretto, il Duomo, insomma il cuore che più cuore non c'è per la città. Ma per loro, un gruppo di nomadi romeni fa poca differenza. La foto è abbastanza eloquente a descrivere quella che è una situazione ormai divenuta insostenibile e che viene continuamente denunciata dai residenti. La lettera, stavolta, quella che si indigna, è di una ragazza diciottenne, che abita in uno dei condomini di fronte al parco di via Einaudi.



«La situazione della zona è tragica, il parco ormai è divenuto sede di spaccio e dimora di bande di zingari che ci vivono giorno e notte sporcando ed imbrattando la zona - dice -. Noi residenti siamo preoccupati e la nostra pazienza è al limite. Ogni sera contattiamo polizia municipale, polizia di stato perché queste persone vengano allontanate. Ci svegliamo alla mattina e come prima visione quando alziamo le serrande e usciamo dal portone abbiamo questa gente che fa i bisogni all'aria aperta. A volte passano i vigili ma non serve a nulla. Se ne vanno, ma dopo ritornano. Siamo arrabbiati, è un parco pubblico. La situazione è così da 4 mesi, da dopo l'estate. E noi, residenti, cittadini, non possiamo più mettere piede nel parco e abbiamo paura quando torniamo a casa». Ieri mattina il gazebo era sgombro: ma durerà, si chiedono i residenti?



Da via Einaudi a via Colombo. Escrementi sui muri. Angoli dell'edificio usati come orinatoi. Sporcizia ovunque. Da qualche mese a due passi da piazzale Cialdini, nuovo snodo del tram, la situazione del degrado urbano ha raggiunto livelli da emergenza sanitaria. Come testimoniano le foto inviate al Gazzettino da un residente, davanti alla fermata del bus, dove ci sono degli edifici di proprietà del Magistrato alle Acque, c'è anche un androne d'accesso a dei garage. Ebbene, ogni sera, ma anche appena scende la penombra, sono soliti andarci barboni, senzatetto e sbandati per fare i loro bisogni, per dormire, senza ovviamente pulire. A fianco c'è un cancello che porta all'ingresso di due abitazioni. «Il degrado è iniziato ad essere insopportabile verso la fine dell'anno - spiega uno dei residenti - Soprattutto il tratto davanti alla fermata del bus si è trasformato in una discarica a cielo aperto: cartacce, bottiglie di plastica, sigarette. Ma l'indignazione per noi che ci abitiamo arriva soprattutto per lo sporco che lasciano i barboni. Qualche giorno fa ne abbiamo trovato uno che dormiva stesso per terra. C'è una fotocellula con una luce che si accende quando passa qualcuno, ma se ne fregano di farsi vedere: fanno i loro bisogni lo stesso. Pensate che due mattine fa appena usciti di casa ci siamo trovati un escremento appeso al muro, non certo di natura animale ma umana. Io vivo qua da 38 anni e non ho mai visto questo schifo. E abito in centro città».



E infine via Poerio. Quasi ogni sera, verso le 19 arrivano in massa un gruppo di barboni. Si piazzano nei portici davanti all'ingresso del futuro M9, mangiano, approfittano della scarsa illuminazione per fare i loro bisogni e lasciano i resti di cibo e sacchetti per terra, a volte assieme anche agli escrementi.
Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci