Serie A, la sfida-salvezza del Nordest: Udinese e Verona costrette a vincere. Sarà l'incontro con meno punti in aggregato della loro storia

Sabato 2 Dicembre 2023 di Enrico Scoccimarro
Gabriele Cioffi e Marco Baroni (Foto d'archivio)

Saranno fondamentali i 3 punti in palio fra Udinese e Verona, nella sfida del Nordest che quest'anno assume tutta la cornice della salvezza. Le due squadre infatti, seppur in ripresa, stanno attraversando una crisi di risultati storica: bianconeri e scaligeri sommano insieme appena 20 punti in questo campionato (rispettivamente 11 e 9), situazione che nella loro storia in Serie A non si era mai verificata dopo la 13a giornata.

Una carenza di posizioni in classifica che condiziona inevitabilmente la preparazione tecnica e mentale di entrambe le formazioni.

In passato Cioffi, ex peraltro dell’Hellas, ha dimostrato all’ambiente friulano di essere in grado di risollevare la squadra da una situazione bollente in classifica, cosa che in parte ha già iniziato a fare dal suo ritorno. I friulani ora sono appena un punto sopra la zona retrocessione, ma con una sconfitta verrebbero scavalcati dall'Hellas e il trend potrebbe capovolgersi.

Ancora più delicata invece la situazione per mister Baroni: il tecnico scaligero è in bilico, complice un avvio di certo non esaltante e l'attuale penultima posizione in classifica. Servirà una dimostrazione di coraggio e voglia di risalire la china. L'allenatore gialloblù ci tiene tuttavia a sottolineare: «Ho fiducia nella squadra, rafforziamo le nostre convinzioni».

Oltre alla situazione negativa in classifica, Udinese ed Hellas condividono un'altra statistica desolante: solo 9 gol segnati. Una povertà realizzativa che però domani, domenica 3 dicembre alle 15, dovrà essere tramutata in fame per entrambe, per riaddrizzare il destino avverso, a scanso di pareggio.

VERSO LA SFIDA

CASA UDINESE

Nelle difficoltà l'Udinese non si è mai persa, ha sempre reagito contro tutto e tutti. È chiamata a ripetersi, ora che ha perso un altro elemento di valore della spina dorsale: Jaka Bijol. Si aggiunge a Deulofeu, Brenner e Davis mai utilizzati in campionato e a Ebosse, finito di nuovo ko. Adesso l'Udinese deve dimostrare di essere una squadra vera, di possedere anche la forza mentale che ti tiene a galla. In questo mese di dicembre l'undici di Cioffi scenderà in campo ben 5 volte. Dovrà quindi cercare di limitare i danni, ma soprattutto di vincere le gare alla sua portata. A partire da quella di domani alle 15 con il Verona, che sulla carta appare come la meno difficile rispetto alle successive 4: l'Inter al "Meazza", in casa con il Sassuolo, a Torino con i granata, ancora a Udine con il Bologna. Nonostante tutto, il gruppo ha un potenziale che dovrebbe consentirgli di allontanarsi dalle sabbie mobili. A gennaio, è fuori di dubbio, i Pozzo in caso di necessità non si tirerebbero indietro sul mercato per potenziare l'organico, in attesa del completo recupero dei tanti infortunati.

CASA HELLAS

L'Hellas nel calcio d'agosto era partita forte, ma dopo una o due partite a quattro dietro nelle amichevoli estive, ha cominciato ad affidarsi al credo di Juric, insistendo sulla difesa a tre. E così, la scarsa intensità e la povertà degli schemi offensivi, complice scelte discutibili, hanno portato Baroni ad un passo dall’avvicendamento. Il Verona ha l'obbligo di trovare la quadratura del cerchio fin dalla prossima gara contro Cioffi e l’Udinese. A Baroni comunque non mancano le giustificazioni. In tredici partite Hien tra infortunio e squalifica, è mancato in sei occasioni, Cabal in sette. Assente pure Doig, quattro gare e Dawidowicz tre. C'è poi la forza e fisicità di Folorunsho, che offre buone prestazioni ma non è mai abbastanza: sicuramente non lo stesso giocatore che faceva la differenza al Bari. Al Bluenergy Stadium la prossima risposta.

Ultimo aggiornamento: 14:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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