LIGNANO - Blitz questa mattina, 15 maggio, al Marina Azzurra Resort, il complesso turistico di lusso che doveva essere inaugurato fra 10 giorni sulla sponda del Tagliamento, a Lignano Sabbiadoro. Posti i sigilli ad alcune pertinenze del ristorante "Cason" e notificati avvisi di garanzia agli indagati: nei guai imprenditori veneti e friulani e il responsabile dell’area tecnica del Comune che aveva seguito il progetto.
Il resort sarebbe stato costruito in zona non consentita. I reati ipotizzati dalla Procura sono abuso d’ufficio, falso ideologico e violazione di norme urbanistiche.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nas di Udine e il sequestro preventivo è stato disposto dal gip Daniele Faleschini Barnaba.
I sequestri sono avvenuti nella parte ricettiva di Marina Resort a Lignano Riviera in Corso dei Continenti e in via San Martino.
Gli indagati sono sei: un imprenditore di Lignano, tre di San Michele al Tagliamento, il dirigente dell'area tecnica del Comune di Lignano (quindi abuso d'ufficio) e un geometra di Lignano (falso ideologico). Per tutti c'è il concorso negli abusi edilizi.
Il sequestro - precisa in una nota la Procura di Udine - riguarda due costruzioni a Lignano Sabbiadoro ( Udine): il resort «Marina Azzurra», nell'alveo del fiume Tagliamento esteso su 120 mila metri quadrati, del valore di 40 milioni di euro e una porzione del ristorante Al Cason, anch'esso sulle rive del Tagliamento, del valore di 3 milioni, nella parte di fabbricato costruita in ampliamento al ristorante esistente e adibita a magazzino. Il ristorante è aperto.
Secondo quanto reso noto dalla Procura, l'indagine riguarda un dirigente del Comune di Lignano Sabbiadoro e alcuni liberi professionisti e imprenditori. Secondo l'accusa il dirigente avrebbe rilasciato i permessi per costruire le due strutture in violazione delle norme urbanistiche e del piano di assetto idrogeologico, che prevede il divieto di costruire in aree fluviali, d'accordo con professionisti e imprenditori coinvolti.
Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 12:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il resort sarebbe stato costruito in zona non consentita. I reati ipotizzati dalla Procura sono abuso d’ufficio, falso ideologico e violazione di norme urbanistiche.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nas di Udine e il sequestro preventivo è stato disposto dal gip Daniele Faleschini Barnaba.
I sequestri sono avvenuti nella parte ricettiva di Marina Resort a Lignano Riviera in Corso dei Continenti e in via San Martino.
Gli indagati sono sei: un imprenditore di Lignano, tre di San Michele al Tagliamento, il dirigente dell'area tecnica del Comune di Lignano (quindi abuso d'ufficio) e un geometra di Lignano (falso ideologico). Per tutti c'è il concorso negli abusi edilizi.
Il sequestro - precisa in una nota la Procura di Udine - riguarda due costruzioni a Lignano Sabbiadoro ( Udine): il resort «Marina Azzurra», nell'alveo del fiume Tagliamento esteso su 120 mila metri quadrati, del valore di 40 milioni di euro e una porzione del ristorante Al Cason, anch'esso sulle rive del Tagliamento, del valore di 3 milioni, nella parte di fabbricato costruita in ampliamento al ristorante esistente e adibita a magazzino. Il ristorante è aperto.
Secondo quanto reso noto dalla Procura, l'indagine riguarda un dirigente del Comune di Lignano Sabbiadoro e alcuni liberi professionisti e imprenditori. Secondo l'accusa il dirigente avrebbe rilasciato i permessi per costruire le due strutture in violazione delle norme urbanistiche e del piano di assetto idrogeologico, che prevede il divieto di costruire in aree fluviali, d'accordo con professionisti e imprenditori coinvolti.
In totale sarebbero sei le persone indagate: il dirigente comunale, un professionista lignanese che ha seguito uno dei progetti, un imprenditore lignanese e tre persone venete. Il resort Marina Azzurra, un complesso turistico esclusivo composto da houseboat ormeggiate in darsena e sul fiume Tagliamento, avrebbe dovuto essere inaugurato a fine mese. Il sequestro e la notifica degli avvisi di garanzia agli indagati sono stati eseguiti dai Carabinieri del Nas di Udine coadiuvati dai militari del Comando di Udine e in particolare della stazione di Lignano Sabbiadoro e del Nucleo Elicotteri di Belluno.