Troppo consumo d'acqua nel campo nomadi, il Comune mette un limitatore

Giovedì 24 Febbraio 2022 di Alessia Pilotto
Un campo nomadi
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UDINE - Palazzo D'Aronco e Cafc hanno trovato la soluzione per il consumo abnorme di acqua al campo nomadi di via Monte Sei Busi: per evitare gli sprechi, sarà installato un limitatore.

La quadra è stata trovata ieri, in un incontro tra Comune ed ente gestore, dopo che una settimana fa, lo stesso Consorzio aveva avvertito l'amministrazione di un boom nell'utenza dell'insediamento, che aveva fatto registrare consumi pari a 100mila litri di acqua al giorno, soprattutto (come si è scoperto poi) a causa di impianti fatiscenti. Sindaco e uffici tecnici avevano immediatamente compiuto un sopralluogo per verificare la segnalazione e il contatore che girava all'impazzata aveva fatto tuonare il primo cittadino dato che, per quanto l'area sia di proprietà demaniale, la bolletta è intestata al Municipio. Nella riunione di ieri, si è quindi deciso di rifare il pozzetto dell'acqua su suolo comunale, esterno al campo nomadi, e di installare un contatore per limitare la portata dell'acqua, cosa che ridurrà i consumi di circa il 90 per cento, da 100mila a 10mila litri al giorno. Le famiglie che vorranno una quota maggiore, inoltre, potranno intestarsi un contatore.


IL SINDACO

«Tagliamo la testa al toro in premessa: non ho mai detto che voglio togliere la fornitura dell'acqua ha specificato Pietro Fontanini ieri dopo l'incontro con il direttore del Cafc, Massimo Battiston -. Ma è un mio dovere imprimere un giro di vite molto severo ai rubinetti. Come possiamo tollerare che 40-45 persone consumino 100mila litri di acqua al giorno? Con 10mila litri al giorno siamo ampiamente oltre alla quota ragionevole stimata dal Cafc», ha detto Fontanini, che ha avuto parole dure verso «chi difende gli sprechi».
Sulla vicenda era intervenuto a suo tempo il capogruppo di Innovare, Federico Pirone, dicendo che «staccare l'acqua al campo nomadi è disumano, è qualcosa che va contro ciò che prevede la nostra Costituzione».


PERDITE

«Il Consorzio ha spiegato Fontanini -, farà un'ispezione per individuare le perdite, visto che è ormai acclarato che la ragione principale di questi consumi risiede nelle tubature fatiscenti. A quel punto, sposteremo il pozzetto su superficie comunale e lo doteremo di un limitatore. Non solo: per chi chiedesse di consumare una quota ulteriore di acqua, potremo intestare il contatore alla singola utenza. Ognuno paghi l'acqua che consuma, come tutti. Serviranno non più di 10-15 giorni per fare quanto descritto. Lo scorso anno il Comune ha pagato 26mila euro per l'acqua del campo nomadi (la spesa per la piscina di via Pradamano è di 15 mila euro annui, ndr). Non siamo disposti a continuare a pagare conti del genere. La quota vitale di acqua è stimata in 50 litri al giorno a persona: obiettivamente, una cifra molto bassa. Il Cafc ha stabilito una soglia di 200 litri al giorno: basta fare due calcoli per capire che gli attuali consumi sono irragionevoli. L'acqua non si spreca. Si usa in modo corretto e si paga».

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