Va in vacanza mentre è ufficialmente in malattia: militare scoperto grazie ai controlli incrociati, anche sui conti bancari

Mercoledì 31 Gennaio 2024
Falso certificato medico

UDINE - Una malattia di 16 giorni, comunicata alla vigilia di un volo per Bruxelles e provata con un certificato medico falso. Un caporal maggiore scelto, all'epoca dei fatti in servizio al reggimento Genova cavalleria di Palmanova, ha avuto conseguenze pesanti sia dal punto di vista militare che erariale. È stato condannato dal Tribunale militare di Verona alla pena di un anno, due mesi e 15 giorni di reclusione militare per i reati di simulazione di infermità aggravata, truffa militare aggravata e disobbedienza aggravata, nonché a sette mesi di reclusione militare per il reato di insubordinazione, con minaccia e ingiurie continuate e aggravate. La sua posizione è stata esaminata anche dalla Procura regionale della Corte dei conti, che ha avviato un'azione erariale chiedendone la condanna al pagamento della somma complessiva di 5.140 euro: 1.713,51 a titolo di danno patrimoniale e 3.427,02 come danno all'immagine. La Corte dei conti ha riconosciuto il danno patrimoniale, perché un lavoratore della pubblica amministrazione che giustifichi l'assenza dal servizio con una certificazione medica falsa è obbligato a risarcire.

Per il danno d'immagine, invece, è necessario che la condotta illecita abbia avuto una eco mediatica o una risonanza tale da aver recato un danno, in questo caso, all'Esercito. Gli oltre 3mila euro quantificati dalla Procura, pertanto, non sono dovuti.

Al militare si contestava un'assenza ingiustificata un totale di 16 giorni dal 20 dicembre 2016 al 04 gennaio 2017. Aveva lamentato un "blocco lombare acuto" in realtà inesistente. In seguito agli accertamenti è emerso che il 23 dicembre aveva preso un volo (prenotato il 13 dicembre) da Bari a Bruxelles dal 31 dicembre al 4 gennaio. Il 20 dicembre ha poi trasmesso al proprio reparto il certificato medico con prognosi di 20 giorni. Le indagini non hanno tralasciato nulla. È stato appurato che, nonostante la sofferenza, non aveva acquistato medicinali nel periodo in cui era malattia in esame. Al setaccio anche i movimenti bancari relativi ai prelevamenti bancomat e i tabulati telefonici del suo cellulare. Sono così stati ricostruiti spostamento in Puglia, sua regione d'origine, anche in orario notturno, ritenuti dal giudice militare incompatibili con lo stato di malattia.
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