Emergenza idrica: la pioggia non basta, falde restano ai minimi

Lunedì 1 Maggio 2023
Emergenza idrica: la pioggia non basta, falde restano ai minimi

UDINE - Le piogge degli ultimi giorni hanno rappresentato una boccata d'ossigeno per gli agricoltori friulani, ma non al punto da allontanare l'incognita della carenza d'acqua che potrebbe compromettere i raccolti dei prossimi mesi.

Se è vero che le maggiori criticità di registrano nel Nord-Ovest d'Italia, con il Po che presenta livelli drammaticamente e preoccupantemente insoliti per la stagione, le recenti precipitazioni hanno lievemente migliorato la situazione a Nord-Est. Qualche segnale positivo si intravede anche negli aggiornamenti relativi alla situazione delle falde monitorate dal Consorzio di bonifica Pianura friulana. A beneficiare maggiormente delle piogge dei giorni scorsi è stato il Cividalese, mentre nelle altre aree monitorate la situazione rimane preoccupante.


LE PIOGGE
Dopo un marzo più piovoso della media, eccetto che nell'Alto Friuli, il mese di aprile - rileva il Consorzio - sta proseguendo con un trend similare. Le piogge delle ultime settimane sono state maggiormente abbondanti in pianura, meno nell'Alto Friuli e nel bacino montano del fiume Tagliamento.


IL TAGLIAMENTO
Tale distribuzione delle precipitazioni si sta ripercuotendo sulle portate del Tagliamento, comportando una ridotta alimentazione della falda freatica. La situazione più difficile si riscontra presso la stazione di Enemonzo, con scostamenti nel periodo dicembre-marzo di oltre il 40% rispetto alla media 1994-2022: i livelli sono inferiori rispetto a quelli del 2022, e difficilmente avranno evidenti segni di ripresa nei prossimi mesi.


LA PIANURA OCCIDENTALE
Nella pianura occidentale i livelli sono pesantemente sotto la media; ad esempio presso il pozzo di Beano, in comune di Codroipo, i livelli registrati sono più bassi di 4 metri rispetto alla media degli ultimi 40 anni ed inferiori di oltre 1 metro rispetto al 2022. La situazione tende a migliorare spostandosi nella pianura udinese da ovest a est; in particolare presso il pozzo a Bicinicco gli scostamenti rispetto alla media sono di circa 2 metri ed il livello di falda è similare a quello del 2022.


IL CIVIDALESE
Anche il Cividalese, dove le escursioni dei livelli sono più ampie, registra dati sotto la media, ma comunque leggermente migliori rispetto al 2022: le piogge sono state più frequenti e intense, per cui i livelli di falda si stanno attestando su valori superiori di oltre 1,5 metri rispetto al 2022, ma restano più basse di circa 7 metri rispetto ai livelli medi degli ultimi anni. L'aumento dei livelli di falda dovrebbe confermarsi nelle prossime settimane grazie alle piogge di marzo e aprile.


L'IRRIGAZIONE
Le esigenze irrigue nel comprensorio, grazie alle piogge delle ultime settimane, sono state del tutto trascurabili e limitate solo ad alcune colture orticole.


LA DESTRA TAGLIAMENTO
Quanto al Pordenonese, per completare il quadro della situazione in Friuli, le piogge degli ultimi giorni hanno portato un barlume di speranza: non tanto per le falde, che restano anche qui sotto ai livelli medi, quanto per il fatto che lo scarso ricorso alle esigenze irrigue anche grazie alle temperature relativamente basse del periodo, gli invasi si sono leggermente riempiti, offrendo così una maggiore "autonomia" agli agricoltori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci