Statuto rivoluzionato: addio Province
18enni eleggibili in Consiglio

Martedì 19 Luglio 2016 di E.B.
Statuto rivoluzionato: addio Province 18enni eleggibili in Consiglio
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TRIESTE - Soppressione delle quattro Province, la possibilità di istituire le Città Metropolitane, forme di aggregazione di Comuni, l'abbassamento del limite d'età per candidarsi in Consiglio regionale da 25 a 18 anni e l'abbassamento del numero di firme necessarie per le proposte di legge di iniziativa popolare da 15 mila a 5 mila firme. Tutto questo è previsto dal nuovo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia così come modificato dalla legge costituzionale approvata in via definitiva e a maggioranza assoluta, in seconda lettura, oggi dalla Camera. 

A favore hanno votato in 337 (i gruppi della maggioranza), in 61 hanno votato no (Lega, Fi e Fdi) e in 107 si sono astenuti (M5s e Si).  La riforma aveva trovato il voto favorevole del Senato il 17 maggio scorso. «E' un risultato importante - ha detto il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop - perchè questo traguardo, che ci colloca primi nel panorama italiano nella soppressione dell'ente intermedio, ci consente ora di portare a compimento dal punto di vista statutario il percorso della riforma delle autonomie locali».

Critica la deputata di Forza Italia Sandra Savino: «Se in autunno, come io spero, i cittadini bocceranno la riforma costituzionale di Renzi e della Boschi ci troveremo nella paradossale situazione di avere le Province previste dalla Costituzione italiana, ma eliminate dallo Statuto del Friuli Venezia Giulia». Per questo motivo Savino, nella dichiarazione di voto alla Camera dei deputati sulla proposta di legge costituzionale di modifica dello Statuto del Friuli Venezia Giulia, ha chiesto di rinviare il voto a dopo lo svolgimento del referendum autunnale.  Fra le altre criticità che la riforma presenta, la parlamentare triestina si è soffermata sulla forzatura legata alla città metropolitana: «Bocciata unanimemente dal Consiglio Regionale, la città metropolitana, è stata reinserita nell’articolato da un Senatore che ha voluto impostarvici sopra una campagna per le primarie poi clamorosamente persa».






 
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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