TREVISO - Hanno fatto la coda, passato l'accettazione e poi sono arrivati davanti al medico, ma non hanno voluto ascoltarlo. Nonostante l'indicazione del dottore che aveva valutato le loro patologie, alcuni 70enni hanno categoricamente rifiutato di essere vaccinati con AstraZeneca. È quanto accaduto giovedì nel centro di Lughignano. Gli anziani sono stati irremovibili. E alla fine sono stati rimandati a casa senza vaccino. «Non si poteva fare altrimenti: non c'erano le condizioni per usare Pfizer - chiarisce Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca - chi rifiuta AstraZeneca non può scegliere altro: va in coda. Questi verranno richiamati in seconda battuta». Potrebbe essere anche tra tre mesi. Il messaggio è chiaro: non si può scegliere il vaccino che si preferisce. Fino ad ora le persone incerte erano sempre state convinte dai medici. Ma le diverse prese di posizione dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) stanno facendo riaffiorare i dubbi. Dal canto proprio, l'Usl trevigiana segue le indicazioni dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). «AstraZeneca ora viene somministrato alle persone dai 60 anni in su fa il punto il direttore generale questo, ovviamente, se non ci sono specifiche patologie che rendono il soggetto fragile. La decisione, comunque, spetta sempre al medico che fa l'anamnesi».
LE DOSI IN ARRIVO
Chi ha già ricevuto la prima dose, comunque, farà il rischiamo con AstraZeneca indipendentemente dall'età.
TASSI DI COPERTURA
«Con questa operazione arriveremo a somministrare la prima dose al 100% degli over 80», fa i conti Benazzi. Dopo i 60mila anziani con più di 80 anni, si continuerà con i trevigiani tra i 70 e i 79 anni e da maggio con i 60enni. Non ci sono più categorie prioritarie. Si va solo per età, a parte le persone fragili o con disabilità. Prima dell'attivazione del portale online per le prenotazioni, l'Usl aveva contato oltre 2mila imbucati nei centri vaccinali. Le liste sono state consegnate ai Nas. A quanto pare, però, nessuno era in malafede. Chi si era presentato senza convocazione era comunque nato nell'anno per il quale si stava procedendo con le vaccinazioni. A livello generale, fino a questo momento il 18,5% dei 752mila trevigiani vaccinabili contro il coronavirus ha ricevuto la prima dose. Vuol dire circa 140mila persone. Si è sette punti oltre la media regionale. E il 5,5% dei residenti nella Marca ha già completato la profilassi anche con il richiamo. Ad oggi si viaggia sulle 5mila vaccinazioni al giorno per la carenza di dosi. Potrebbero essere il doppio.
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