TREVISO Un vero è proprio boom di impalcature già montate e di cantieri pronti a partire.
L'ANALISI «A Treviso - conferma l'assessore all'Urbanistica Linda Tassinari - non si è mai assistito a un calo del deposito della pratiche urbanistiche o edilizie, nemmeno durante i mesi di lockdown». Un dato che mette di buon umore. Quello legato al bonus facciata inoltre è indice di un investimento di qualità, che punta a migliorare sicuramente l'aspetto estetico degli immobili, soprattutto di quello storici, oltre che portare degli ammodernamenti ormai indispensabili. «Possiamo interpretare questa tendenza come una fiducia verso il territorio e verso l'amministrazione e i suoi progetti - sottolinea l'assessore - e penso alla riduzione degli oneri per la ristrutturazione dell'esistente e per interventi di bioedilizia. Tutti interventi mirati a valorizzare degli ambiti di riqualificazione urbana e ambientale accendendo così nei cittadini la volontà a investire».
LA FILOSOFIA Al netto delle polemiche per la gestione del piano casa, sempre vive soprattutto attorno ai tanti interventi in corso d'opera sul territorio comunale, Tassinari evidenza un altro aspetto legato invece alla ristrutturazioni in rampa di lancio: «I provvedimenti di natura privata sottoposti all'iter dell'amministrazione, rappresentano concetti antitetici rispetto a quelli del consumo di suolo. Vanno invece a operare su terreni già urbanizzati e compromessi, evitando così la creazione di nuove edificazioni che, invece, interesserebbero territori liberi». Ma tutta questa attività significa anche altro: «Conferma l'attrattività della città come luogo riconosciuto per la qualità della vita e dei servizi in ambiti come cultura, turismo, sport, sociale. La gente investe su Treviso, insomma, perché piace e perché trova condizioni favorevoli per farlo».