Uccisa dalla polmonite in 20 giorni: Mara muore a soli 38 anni. Negativa al Covid

Lunedì 11 Maggio 2020 di Lina Paronetto
Uccisa dalla polmonite in 20 giorni: Mara muore a soli 38 anni. Negativa al Covid
SAN BIAGIO - Morta per le complicazioni di una polmonite ad appena 38 anni. Non a causa di un fisico già debilitato da precedenti malattie, né per il covid 19, che gli esami di laboratorio hanno escluso. San Biagio di Callalta e Breda di Piave sono unite dal lutto per la scomparsa di Mara Biffis, originaria di Cavriè di San Biagio, dove da tempo lavorava come assistente nello studio dentistico del paese. La giovane donna si è spenta sabato pomeriggio all'ospedale Ca' Foncello, dov'era ricoverata per l'aggravamento delle sue condizioni, facendo piombare nel dolore più straziante la mamma Patrizia, il papà Renato e il fratello minore Luca.

LA MALATTIA
I primi sintomi della polmonite una ventina di giorni fa, quando Mara si trovava a casa, costretta, come tutti, all'isolamento forzato imposto dalle norme anticontagio. La situazione è rapidamente degenerata, il suo fisico, da sempre piuttosto minuto, è stato attaccato da una grave infezione che nel giro di tre settimane l'ha portata alla morte. Un decorso rapido, sconcertante, che aveva fatto lì per lì ipotizzare che la ragazza avesse contratto il coronavirus: per ben due volte è stata sottoposta al tampone e in entrambi i casi è risultata negativa, così come i genitori, sui quali è stato eseguito il test. La notizia della sua morte si è presto diffusa: sul suo profilo Facebook amiche e colleghe hanno lasciato messaggi commossi: Non doveva toccare proprio a te, hanno scritto, esprimendo in poche parole l'incredulità e il disorientamento per una fine di cui è difficile, se non impossibile, farsi una ragione. Lei che al centro dell'attenzione di certo non amava stare. «Mia sorella ricorda il fratello Luca - era una persona discreta, sobria, semplice. Ecco: semplice e generosa». 

SCUOLA E LAVORO
Studi superiori al Mazzotti e al Besta, poi il lavoro come assistente alla poltrona in diversi studi. Abitava con i genitori in via Valdrigo a Cavriè. Il papà Renato, 70 anni, da tempo in pensione, ha lavorato a lungo come casellante in autostrada. La mamma Patrizia Zaniol, 65, è molto conosciuta per la sua attività di incaricata alla vendita del marchio Bimby. Amava i suoi due gatti, Mara, che da qualche tempo praticava anche lo yoga. Ed era letteralmente innamorata della nipotina Aurora, figlia del suo fratellino, di dieci anni più giovane. Una quotidianità fatta di cose semplici, affetti autentici, principi di una volta. Improvvisamente stravolta dalla polmonite, con Luca che si è letteralmente trasferito al suo capezzale, negli ultimi quindici giorni. E che dopo averla osservata portare avanti, minuto dopo minuto, una lotta impari contro l'infezione, dice: «Mi auguro che ora stia bene».

IL RICORDO
È stato fatto, aggiunge Luca, tutto il possibile. A salutarla con commossi messaggi sui social la cugina Martina Cancian, assessore del comune di San Biagio, e lo zio Lucio Zaniol, anche lui amministratore, ma a Breda. Che nel giorno della festa della mamma si rivolge alla sua, nonna di Mara, con un semplice accoglila tra le tue braccia. Il funerale della 38enne sarà celebrato mercoledì mattina alle 9.45 nella chiesa parrocchiale di Cavriè. Una cerimonia breve, ristretta, come prevedono le norme anticovid ancora in vigore. Secondo le disposizioni, non più di una quindicina di persone potrà partecipare alle esequie. Ma, tutto sommato, conclude il fratello, conoscendo Mara, lei avrebbe preferito così. 
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