Polo riabilitativo nel caos: medici e infermieri in fuga. Proclamato lo stato di agitazione

Venerdì 18 Febbraio 2022 di Gianandrea Rorato
L'ospedale di Motta

MOTTA DI LIVENZA - In subbuglio i dipendenti dell'ospedale di Motta: «Professionisti in fuga, chiediamo un incontro». «Medici specialisti, infermieri, terapisti e operatori stanno lasciando l'Oras».

I lavoratori chiedono a Cda e management di arginare «l'emorragia di professionisti acuita dall'emergenza pandemica». In assenza di risposte, le Federazioni del Pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno il mandato per proclamare lo stato di agitazione. È quanto emerso da un'assemblea sindacale l'8 febbraio. Spiegano Fabio Zuglian, Sara Tommasin e Beniamino Gorza delle segreterie territoriali Cisl Fp, Cgil Fp e Uil Fpl: «Il momento è difficile e deriva non solo dall'emergenza pandemica ma soprattutto, ad avviso dei lavoratori, da un management che non è stato in grado di rispondere adeguatamente alle nuove sfide. Il risultato è che dall'Oras se ne stanno andando professionisti difficilmente sostituibili».

PREMI PIU' BASSI
Le organizzazioni sindacali si dicono disponibili a iniziare un nuovo percorso che «non può prescindere da un investimento straordinario di risorse, a partire dalla formazione, ma anche di natura economica. Mentre ai dipendenti della sanità pubblica l'Usl 2, proprietaria dell'Oras, ha riconosciuto 1.200 euro di stanziamento straordinario Covid per il lavoro durante l'emergenza, ai dipendenti Oras 300 euro lordi all'anno per dipendente. Ci attendiamo una data di incontro col nuovo CdA. In caso contrario abbiamo il mandato per lo stato di agitazione». Ieri l'ad di Oras, Orianna Romanello ha risposto: «La fuga dei professionisti è trasversale a tutta la Sanità e non dipende da una mancanza di attenzione del management verso il personale. Dall'insediamento del nuovo CdA sono state avviate iniziative di ascolto del personale settimanali. Per limitare le ricadute negative delle dimissioni, avviate tutte le azioni possibili, che hanno portato all'inserimento di 23 infermieri tra ottobre e gennaio 2022 e altri 4 nuovi previsti entro marzo». E conclude: «Le organizzazioni sindacali sono state rese partecipi di tutte le iniziative di reclutamento il 26 novembre 2021 e il 25 gennaio 2022 e in occasione del Comitato di Controllo aziendale per il Covid-19 il 13 ottobre 2021. I premi più bassi? Non dipende da Oras. Sarà cura della direzione programmare un nuovo incontro».

BENAZZI
«Gli infermieri non si trovano - precisa il dg dell'Usl Benazzi - Bisogna continuare a stringere i denti fino a maggio o giugno, quando ci sarà il concorso. Non è vero che scarichiamo pazienti sull'Oras. I casi più importanti vengono mandati all'Oras, sì. Il picco peggiore dell'emergenza Covid è passato. La gente è stanca, lo sappiamo. Qualche specialista potrà essere stato attratto dal privato. Ma non ci risultano emorragie. Trovare nuovi professionisti è complicato. Se per gli infermieri possiamo ragionevolmente attendere maggio o giugno, per gli specialisti sarà necessario sino a fine anno».
 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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