TREVISO - «Siamo nell’era del “dopo Covid”, di un virus che c’è ancora ma che non porta più le persone a morire o a dover essere ricoverate per lunghi periodi in ospedale. Oggi ci si continua a positivizzare, ma fortunatamente non si vanno più ad occupare posti letto nei reparti di Terapia Intensiva». Esordisce così oggi il Direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, nel suo consueto punto stampa sull’andamento dei contagi da Covid in provincia. «Preoccupa comunque la nuova variante del virus (la cosiddetta Omicron 2) – continua Benazzi -, ma pur essendo molto diffusa non è così grave da portare i positivi in ospedale.
Il DG ha poi aperto alla possibilità di una quarta dose di vaccino proprio per le categorie “fragili”: «La quarta dose di vaccino anti-Covid andrà fatta di sicuro alle persone fragili mentre sulla possibilità di una quarta dose per tutti a settembre spetterà al Ministero decidere. Se in autunno sarà quindi necessario tornare a vaccinarsi noi siamo disponibili». Nel frattempo, continuano comunque a salire i contagi nelle scuole della Marca: «Nelle scuole i contagi sono di nuovo in aumento a causa del fatto che i giovani sono una categoria che socializza molto, ma è un bene perché in questo modo si viene a creare un'immunità di gregge che ci aiuterà a superare anche questo periodo. In ogni caso, credo che con l'arrivo della bella stagione e dei primi caldi la situazione tornerà di nuovo alla normalità».
Così, invece, l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin: «Il bollettino di oggi ci dice che abbiamo quasi 7mila positivi, ma l’occupazione delle Terapie Intensive è fortunatamente ancora in calo e questo ci fa ben sperare. Evidentemente la variante Omicron 2, oggi prevalente nell’85% dei casi e che stiamo continuando a sequenziare, è sì contagiosa ma meno invasiva. Dobbiamo però rimanere prudenti e continuare ad usare le precauzioni come le mascherine al chiuso, oltre che mantenere comportamenti responsabili». «In merito ai tanti profughi ucraini che in queste settimane stanno arrivando in Veneto, stiamo facendo tutti i controlli del caso sui singoli tamponi effettuati - conclude l’assessore – Vogliamo difatti capire se ci sono in circolazione varianti diverse del virus, ma fortunatamente le positività riscontrate al momento si assestano intorno al 2,5% nonostante in Ucraina la copertura vaccinale sia molto bassa. Un dato, questo, che ci fa ben sperare per il futuro».