Due americani della De Longhi Basket tornano negli Usa senza avvertire

Martedì 10 Marzo 2020 di Mattia Zanardo
David Logan e Jordan Parks
La tentazione di prendere il primo aereo e fuggire dal coronavirus è davvero tanta. Due giocatori americani della De' Longhi Treviso, squadra neopromossa di basket appena tornata nell'Olimpo della Serie A riemergendo della ceneri dopo una incredibile scalata, ci avrebbero pensato con l'aggravarsi dell'emergenza. David Logan e Jordan Parks ieri pomeriggio non si sono presentati alla palestra di Sant'Antonino alle porte del capoluogo della Marca dove la squadra di Max Menetti si allena. La squadra aveva appuntamento alle 17 per la ripresa del lavoro dopo un giorno e mezzo di riposo. Domenica doveva scendere in campo a Pesaro nel delicato scontro salvezza contro l'ultima della classe ma nella notte di sabato con l'estensione delle zone rosse la squadra in accordo con Fip e Lega basket ha deciso di rientrare nella Marca in pullman per evitare di restare in quarantena lontano dal Veneto.
SPARITI
Ma i due Usa che fine hanno fatto? Indiscrezioni li davano già dalle ore precedenti a Trieste, città dove tra l'altro Parks ha giocato dal 2015 al 2017, e al momento ancora in zona verde, in procinto di partire o, forse, già partiti con un volo per tornare negli Stati Uniti. Voci che da Tvb non confermano (e sarebbe difficile il contrario, viste anche le delicate questioni contrattuali in ballo). Il club, per ora, ha riconvocato anche l'esterno e l'ala per la nuova seduta della prossima settimana. Allo stato attuale delle cose, tuttavia, pare quantomeno improbabile che i due Usa ricompaiano.
Purtroppo, Logan e Parks non sono i primi e soprattutto rischiano di non essere gli ultimi cestisti stranieri ad abbandonare l'Italia in questo periodo per la paura dell'epidemia. Jason Clark ha rescisso con Varese nei giorni scorsi, prima ancora che entrassero in vigore le limitazioni più stringenti, temendo di non riuscire più a raggiungere la moglie prossima al parto al di là dell'Atlantico (a anche il suo sostituto, Toney Douglas non ancora sceso in campo avrebbe manifestato propositi di andarsene). Proprio ieri Pesaro ha confermato la partenza di Troy Williams. L'ala di Roma James White ha spiegato via twitter di non voler rimanere se non si potrà più giocare e così via. Timori peraltro comprensibili dal punto di vista umano, in chi si trova lontano dalla propria famiglia o comunque dal proprio paese e per giunta vede su tivù e siti internazionali una rappresentazione piuttosto allarmante della situazione italiana. Logan, ad esempio, ha moglie e due figli piccolo negli Stati Uniti, mentre Parks era qui con la compagna e una bambina di pochi anni. Ciò, ovviamente, non giustifica il mancato rispetto degli obblighi a cui, come tutti i lavoratori professionisti, anche i giocatori sono tenuti.
Mattia Zanardo
Ultimo aggiornamento: 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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