TREVISO - Per Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss 2 Marca trevigiana: «Nonostante il Covid sia oggi considerato una malattia endemica, i dati più recenti ci ricordano che è ancora una minaccia concreta, soprattutto per le persone più fragili.
Il covid-19 continua a circolare: i dati ufficiali della settimana dal 14 al 20 novembre scorsi mostrano 2.561 nuovi casi, 61 decessi (198.398 dall'inizio della pandemia), 217.124 positivi e 28 persone entrate in terapia intensiva. Il dato è emerso nell'evento «Prevenzione e cura covid, da pandemia a endemia, ma non abbassiamo la guardia» organizzato oggi a Treviso da Motore Sanità, con il contributo di Pfizer.
Secondo queste fonti, i numeri rappresentano un segnale d'allarme, soprattutto per i cittadini più fragili, come anziani, immunodepressi e persone con patologie croniche: «Le coperture vaccinali per le popolazioni fragili dovranno essere ulteriormente incentivate».
L'utilizzo degli antivirali, che riducono l'ospedalizzazione nell'80% dei casi se somministrati entro i primi cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi, che però stentano a diventare una prassi consolidata. «Resta fondamentale non abbassare la guardia - ha sottolineato Luciano Flor, della direzione scientifica di Motore Sanità -. Infatti, la caduta di attenzione verso questa infezione continua ad avere un impatto importante sulle condizioni di salute dei cittadini, e in particolare di quelli in condizione di cosiddetta fragilità. Il virus sta continuando e continuerà a circolare, resta quindi fondamentale non sottovalutare le sue ricadute sulle popolazioni di pazienti fragili che metterebbe a rischio salute e la vita - ha aggiunto - nonché l'organizzazione e il funzionamento delle strutture di cura».