Dalla Nuova Zelanda alla Marca: «Oltre 38mila chilometri in Vespa»

Gianluca Pellegrinelli è arrivato sabato a Conegliano: «Il viaggio più incredibile della mia vita»

lunedì 9 giugno 2025 di Pio Dal Cin
Dalla Nuova Zelanda alla Marca: «Oltre 38mila chilometri in Vespa»

CONEGLIANO - Gianluca Pellegrinelli, il globetrotter in Vespa e creatore del progetto Vespup, sintetizza così il suo ultimo viaggio avventura durato 38.500 chilometri: «È stata l’avventura più incredibile della mia vita.

Ho attraversato deserti, foreste, culture lontane. La Vespa è stata una compagna fedele, non mi ha mai lasciato per strada. Ora mi godo le relazioni e il nostro territorio, ma la mente guarda già avanti. Sogno le nuove mete di questo viaggio a tappe intorno al mondo. Con questo ritorno, si conclude un capitolo di viaggio, ma il mio cammino continua. La Vespa è parcheggiata, ma lo spirito d’avventura è più vivo che mai».

Le emozioni 

È rientrato sabato pomeriggio a Conegliano, sua città natale, stanco ma felicissimo e con un bagaglio di emozioni, di incontri ed esperienze che sicuramente si trasformeranno in un altro dei suoi libri, dopo aver percorso 38.500 chilometri in sella alla sua Vespa P200E del 1981. Un’impresa epica partita da Bluff, Nuova Zelanda, uno dei punti più lontani dall’Italia, lo scorso novembre. Dopo la partenza, ha attraversato tutta la Nuova Zelanda, ricevendo accoglienza dai Vespa Club locali, e si è poi spostato in Australia. Lì ha affrontato il calore torrido del deserto del Nullarbor, toccando città come Adelaide, Melbourne, Sydney, Brisbane e Perth. Dall’Oceania si è spostato nel Sud-est asiatico, visitando Indonesia, Cambogia, Malesia e Thailandia. Ha attraversato l’isola di Sumatra, dove si è persino perso nella foresta. Ha poi raggiunto la Cina, percorrendola da Sud a Nord per oltre 5.000 km, tra sfide meccaniche, culturali e linguistiche. Tra le difficoltà incontrate: guasti alla frizione in Laos, dissenteria, problemi di visto e lunghi tratti isolati.

La solidarietà

Ma ovunque ha trovato solidarietà e accoglienza da parte delle popolazioni locali, che gli hanno offerto supporto, ospitalità e calore umano. In Cina ha apprezzato infrastrutture efficienti, città pulite e ottima organizzazione, sebbene abbia notato l’uniformità architettonica e la difficoltà di comunicazione in inglese. Anche qui, i Vespa Club sono stati fondamentali per l’assistenza tecnica e per superare le difficoltà burocratiche. Il ritorno in Europa ha segnato le tappe finali del viaggio. Il 7 giugno è entrato nella sua Conegliano, accolto da amici e appassionati, con la sua inseparabile Vespa. La stessa che nel 2022 lo aveva portato in Nepal. Il sito vespup.com documenta l’intero viaggio: foto, mappe, consigli tecnici e racconti di viaggio. Le sue pagine social, aggiornate regolarmente, raccontano le tappe di un’impresa che ha coinvolto centinaia di appassionati.

Ultimo aggiornamento: 21:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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