Il paese abbraccia la casa di riposo: «Senza i volontari, welfare non sostenibile. E i gruppi internazionali non possono assicurare legami»

La presidente di Casa Marani, Daniela Zambon, auspica il rinnovo della convenzione

mercoledì 18 settembre 2024 di Mauro Favaro
Il paese abbraccia la casa di riposo: «Senza i volontari, welfare non sostenibile. E i gruppi internazionali non possono assicurare legami»

POVEGLIANO - L'occasione è stata quella del tradizionale pranzo offerto dagli Alpini di Santandrà (che festeggiano i 50 anni) e dello spettacolo del gruppo folkloristico "I Mercanti Dogali" di Montebelluna.

A tavola con i nonni di Casa Marani c’erano i loro famigliari, gli amici, ma anche tante autorità del Comune di Povegliano. Il nuovo sindaco, Nicola Collavo, presente con la sua famiglia. E poi la presidente di Casa Marani, Daniela Zambon, con il vicepresidente, Roberto Marin, il direttore Marco Giacon e il nuovo dirigente Maurizio Padovan. «La casa di riposo ha una lunga storia nel nostro territorio - ha ricordato il sindaco -.

Nasce da un’idea negli anni ‘80 e dal 2000 è gestita da Casa Marani, sempre in maniera ottimale, con l’aiuto e il supporto dei volontari dell’Auser. E’ una realtà alla quale teniamo molto»

«La struttura di Povegliano il prossimo anno festeggerà il 25mo anno di attività sotto la guida di Casa Marani», ha ricordato la presidente Zambon, auspicando il rinnovo della convenzione «che porterebbe continuità ad un servizio che è sempre stato apprezzato, anche grazie alla collaborazione con il territorio».

«Il rapporto tra le istituzioni è fondamentale – sottolinea il direttore Giacon – perché tante cose non sarebbero possibili. Viviamo un momento difficile perché non abbiamo un numero adeguato di medici, infermieri, Oss. Dobbiamo fare pressione ai massimi livelli, ai vertici delle istituzioni».

«Tutto il welfare e l’assistenza alla persona può stare in piedi solo se c’è una Comunità accanto - tira le fila Padovan -. Non esistono soluzioni e non è solo questione di risorse, qui ci vuole il cuore. Stanno sorgendo molte case per anziani, defilate, create da gruppi internazionali, ma non potranno assicurare i legami che solo una comunità può garantire. State vicini alla vostra casa di riposo che è un bene grande”.

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