TREVISO - “Prosecco o lokum?”. Benvenuti a casa Sumer Grigio.
IL TIFO
Mentre la coppia apre le pagine del diario di vita, in onda ci sono gli Europei di calcio. «E’ sempre un dramma - sorridono- perchè in cuor nostro tifiamo per entrambe. Ma alla fine vince il Dna». Zeynep è in contatto diretto con Istanbul. «In Turchia il calcio è uno sport sentitissimo, esattamente come in Italia, in Spagna e in Sudamerica. Mio padre è un grande appassionato. E la mia famiglia è tutta davanti alla tivù». Gli inni, il folklore, i tifosi sugli spalti dell’Olimpico. Poi il fischio fatidico. «Andiamo d’accordo, ci siamo integrati nelle rispettive culture anche se Simone non parla il Turco -continua Zeynep- ma quando ci sono gli eventi sportivi, l’amor di patria ha il sopravvento». La famiglia si era già trovata divisa. «E’ stato durante la partita di volley del’Imoco contro la squadra turca - aggiunge Simone- ma lì le pantere sono state formidabili».
IL FIGLIO
Giovanni in teoria avrebbe promesso di tifare un tempo per una squadra e un tempo per l’altra. «Sono soddisfatta perchè nostro figlio è bilingue. Noi trascorriamo due mesi in estate tra Istanbul e Bodrum ogni anno». Tra gli spalti spunta pure Bebe Vio con un gruppo di tifosi. «Della Turchia mi piace soprattutto Hakan Calhanoglu -conferma Giovanni- che gioca col Milan». La squadra vanta un’ottima difesa: durante gli europei ha superato l’Olanda piazzandosi dopo la Francia. Insomma il risultato è tutt’altro che scontato. «Ovviamente si ride, il calcio per noi non è così divisivo. Anzi, devo dire che la sintesi Treviso Istanbul mi consente di prendere il meglio dalle due culture e dalle rispettive città. Treviso città bellissima e a misura, Istanbul viva e vitale 24h, una città che non dorme mai».
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