Tifosi aggrediti e presi a bastonate
dagli ultras, c'era un conto aperto

Martedì 4 Novembre 2014
Presidente e segretario del S. Giuseppe Aurora mostrano le spranghe usate nell'agguato
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SAN DONA' - Un conto aperto con i trevigiani. È l'aria che tira tra gli ultras di San Donà dopo l'agguato di domenica nel quartiere di San Liberale a Treviso, in cui le due tifoserie sono venute alle mani. Un assalto partito dai trevigiani a volto coperto che, fuori dallo stadio, hanno caricato i sandonatesi brandendo manganelli, bottiglie e lanciando sassi. Nessun tifoso vuole parlare, anche se è chiaro che, dopo essersi difesi come potevano nel parapiglia, i sandonatesi sentono di aver subito un'offesa pesante. Sulle cause dell'aggressione si pensa ad una vecchia rivalità, oltre all'amicizia con la tifoseria del Venezia.



«Siamo tutti dispiaciuti - commenta il presidente del Città di San Donà Daniele Dorigo - I nostri tifosi sono stati bravi perchè hanno tenuto quei vigliacchi lontani dallo stadio. Li hanno fronteggiati fuori. Se fossero entrati poteva andare anche peggio. Il presidente del San Liberale mi ha telefonato scusandosi, se va avanti così lui pensa di non proseguire nell'avventura sportiva».



Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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