Villamarzana. Asfo si ferma per lo sciopero: stallo sulla trattativa del rinnovo contrattuale. «Ad agosto premi integrativi ridotti»

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Marco Scarazzatti
Asfo si ferma per lo sciopero: stallo sulla trattativa del rinnovo contrattuale. «Ad agosto premi integrativi ridotti»

VILLAMARZANASciopero di massa ieri mattina a Villamarzana, alla Asfo Acciai. Dopo il caso di Geodis, che ha tenuto banco a maggio, un’altra grande realtà industriale di Villamarzana è al centro delle attenzioni delle tre sigle sindacali.

Dopo oltre tre ore di fitto dialogo con i vertici aziendali, i rappresentanti delle tre sigle sindacali, sono finalmente usciti a parlare con i numerosi lavoratori che hanno aderito allo sciopero. Mirco Bolognesi della Uilm si è fatto portavoce dei tre sindacati, spiegando alle centinaia di operai, che cosa era emerso. «Ci è stato riferito che il mese di agosto, la Asfo Acciai più di tanto non lavorerà e che, stando a delle proiezioni relative ai mese di settembre, ottobre e novembre, se il lavoro dovesse aumentare, lo stipendio passerebbe dagli attuali 1.100 - 1.300 euro, a 1.700-1.800 euro, con punte di 2.000 euro». Il nodo, in pratica, riguarderebbe i “premi” integrativi, che ad agosto, causa calo della produzione, sarebbero ridotti incidendo ovviamente sullo stipendio percepito.


LA TRATTATIVA

L’accordo, hanno precisato i sindacati, è esclusivamente per l’anno 2023 con 1800 euro di base, che può arrivare a 2390 euro variabili. Per quanto riguarda i punti mensa inquadramento carrelli aspiratori formazione ecc. è stato sottoscritto impegno di discussione a settembre. A settembre si partirà anche con la discussione di rinnovo del contratto aziendale per i prossimi 3 anni. Questa mattina si riprende il lavoro con il primo turno delle 5.
La Asfo Acciai a metà novembre dello scorso anno aveva annunciato importanti investimenti economici, con assunzione di nuovo personale. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, a seguito della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, dopo numerosi incontri, non trovando riscontro alle richieste dei lavoratori, per migliorare le condizioni di lavoro, gli inquadramenti e la parte economica hanno proclamato nello stabilimento di via Stradone del Dieci uno sciopero, iniziato ieri mattina. Era prevista l’astensione da tutte le prestazioni lavorative, e così è stato, con sciopero ad oltranza.

TURNI DI LAVORO

Questa iniziativa riguarda tutti i turni di lavoro. A sostegno del rinnovo del Contratto collettivo aziendale di lavoro, è stato proclamato fin da subito, il blocco dello straordinario e il blocco delle flessibilità. I Lavoratori hanno partecipato attivamente, pranzando a base di panini con formaggio e salame in appositi gazebo allestiti nel piazzale della Asfo Acciai, offrendo qualcosa anche alle forze dell’ordine presenti. Sono state presidiate le entrate dell’azienda, diventata un polo di eccellenza per il settore aerospaziale. In attesa che i sindacati ultimassero l’incontro con la controparte aziendale, qualcuno si è pure esibito in qualche palleggio con i racchettoni da beach tennis.

MENSA AZIENDALE

«È stato discusso anche in merito alla mensa aziendale - ha poi proseguito Mirco Bolognesi - e l’azienda ha confermato che è arrivato il momento di cambiare il gestore. Inoltre si è resa disponibile a sistemare le cappe, visto che quelle installate non funzionano più di tanto». La Asfo, acronimo di Acciai speciali forgiati, è stata fondata nel 1961 e oggi è parte del gruppo Fomas, con sede legale a Milano. Con le sue otto sedi, localizzate strategicamente nel mondo e più di 1.400 dipendenti, il gruppo è in grado di servire principalmente i mercati della cosiddetta power generation, ma anche industriale, petrolchimico, aerospazio e difesa. A Villamarzana, l’azienda conta circa 300 dipendenti ed è specializzata nella produzione di anelli laminati di grandi dimensioni, in parte destinati al mercato dell’aerospazio.


SOCIETÀ STRATEGICA

Asfo Spa ha avviato nel corso del 2022 un investimento da 6,5 milioni nella sede di Villamarzana destinati all’ampliamento del sitocon e a un’estensione di 3.250 metri quadrati del capannone preesistente, con l’allargamento dell’area dedicata all’officina meccanica di finitura. «Siamo soddisfatti per la risposta massiccia dei lavoratori, che praticamente quasi al 100%, hanno risposto allo sciopero, fermando di fatto la produzione dell’azienda» ha concluso Bolognesi.

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