Positivo al tampone, ma del tutto asintomatico. Scoperto grazie allo screening

Martedì 19 Maggio 2020 di Francesco Campi
Prelievo con i tamponi

ROVIGO Una sorta di piccolo monito: la positività di un 63enne di Rovigo, del tutto asintomatico, scoperta solo grazie a un tampone eseguito secondo i protocolli previsti per chi deve sottoporsi a intervento chirurgico. Uno degli appena quattro casi emersi in tutto il Veneto nell’ultima giornata, che tuttavia sottolinea come, nonostante la regressione del virus, ci siano ancora persone contagiate e potenzialmente contagiose. Aspetto rimarcato dal direttore dell’Ulss Polesana Antonio Compostella: «In questa giornata, importante per la riapertura di molte attività, a livello regionale, rispetto alle precedenti 24 ore si segnalano solo quattro nuovi casi, un dato mai stato così basso, praticamente dall’inizio dell’epidemia. Uno di questi è proprio un polesano: un paziente che doveva eseguire una prestazione cardiologica invasiva e che ha eseguito il tampone prima del ricovero. Era asintomatico ed è stato posto in isolamento domiciliare».
SCREENING PRE-OPERATORIO
«Questo - aggiunge Compostella - ribadisce l’importanza degli screening pre-operatori. Anche dal punto di vista dei ricoveri abbiamo un aumento: siamo passati da 6 a 7, perché un paziente che era stato da poco dimesso da Trecenta è stato nuovamente ricoverato. È chiaro che le riaperture decise dal decreto ministeriale e dall’ordinanza del presidente della Regione, presa sulla scorta di quadro epidemiologico incoraggiante, sono importanti perché ridanno una prospettiva e linfa a tutta una serie di attività rimaste bloccate per mesi e a tutto un tessuto socioeconomico, anche se nel frattempo i danni economici sono stati particolarmente pesanti. Ma la ripartenza avviene comunque in una situazione di permanenza del virus, che non è eliminato anche se il lavoro dal punto di vista strettamente sanitario è stato fatto e sono state create le condizioni per una ripartenza. Ora la partita è legata al nostro senso di responsabilità. Perché se si dovesse arrivare a una ripresa epidemia e fosse necessario tornare a chiusure di alcune attività sarebbe disastroso. C’è stato un intenso dibattito fra Regione e Governo sui criteri da adottare per garantire livelli di sicurezza sufficienti, la linea che ha presentato il Veneto, condivisa anche da molte altre Regioni, ha portato ai risultati che conosciamo. Ma la proposta poggia oltre che su elementi epidemiologici anche su una serie di indicazioni operative per garantire livelli di sicurezza adeguati, molto chiari e fermi. Se tutti noi, ognuno per la propria parte, rispettiamo queste regole, sono sicuro che ce la faremo, pur non potendo escludere la possibilità di ulteriori focolai e nuove positività. Ciò che dobbiamo evitare è che riprenda la circolazione del virus su vasta scala. Gli effetti li vedremo fra una quindicina di giorni, ma se tutti avremo pazienza, fermezza e soprattutto consapevolezza, riusciremo a vincere questa partita». 
I NUMERI
Ieri si sono registrate altre 8 nuove guarigioni, che portano il totale dei guariti a 278.

Fra questi, anche un operatore di Villa Tamerici e di due operatori degli Istituti Polesani. In tutte le strutture residenziali polesane, gli operatori ora positivi sono 7, 6 agli Istituti Polesani e uno a Villa Tamerici: 23 sono gli ospiti ancora positivi, 14 agli Istituti Polesani e 9 a Fratta Polesine. Le persone in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva sono 176. Continuano le attività di screening: i tamponi eseguiti in Polesine sono arrivati a quota 22.001, su una platea di 14.604 persone.

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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