Sindaco infuriato con la “movida”: «Pronti a ordinanze restrittive»

Mercoledì 20 Maggio 2020
Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo
ROVIGO «Se non mettete la mascherina e non rispettate le regole prenderò provvedimenti più restrittivi sul fronte della movida».
Questo il monito del sindaco Edoardo Gaffeo ai tanti giovani che l’altra sera, primo giorno di stop al lockdown, hanno affollato i bar del centro per il rito dell’aperitivo. Anche a Rovigo, come a Padova, non sono mancati assembramenti davanti ai locali di giovani senza mascherina, in barba all’ordinanza regionale. Comportamenti che ieri hanno fatto infuriare lo stesso presidente Zaia che ha minacciato di fermare la movida serale per il pericolo di diffusione dei contagi.
IL RAMMARICO
Sulla stessa linea Gaffeo, profondamente rammaricato del panorama degli aperitivi andati in scena lunedì sera in centro. «Dopo mesi difficili, che ci hanno visti tutti privati della nostra libertà - ha detto il sindaco - e drammatici con la perdita di tante persone, finalmente la vita ha ripreso una sua quotidianità. Ma quello che abbiamo chiesto a ogni singola persona, per non tornare al punto di partenza, è di rispettare tre semplici regole: no assembramenti, utilizzo di mascherine e rispetto delle distanze. Purtroppo queste regole non sono state rispettate. In serata i locali erano affollati e molti avventori non hanno rispettato le norme».
PANDEMIA IN CORSO
Il sindaco sottolinea che «non vogliamo ritrovarci a dover affrontare nuovamente la situazione tragica appena vissuta. Noi vogliamo sconfiggere il virus che purtroppo ancora sta circolando. La Fase 2 appena iniziata non significa che è possibile fare qualsiasi cosa o quello che si vuole, significa che siamo ripartiti, ma che dobbiamo seguire le indicazioni date. Se dovessi vedere ancora situazioni come quelle di lunedì sera, sarò costretto a emettere a breve nuove ordinanze restrittive, perché la cosa più importante è la salute dei cittadini».
VIGILI INSULTATI
Rammarico da parte del sindaco e del comandante dei vigili Alfonso Cavaliere anche per le offese che sarebbero state rivolte, in questi giorni, alla Polizia Locale attraverso i Social. «I miei agenti – è intervenuto Cavaliere - tutti i i giorni sono sul campo, tra mille difficoltà, per tutelare il bene e la salute dei cittadini e dell’intera comunità, trovo pertanto vile e meschino che ci siano persone pronte a offendere e minacciare chi svolge il proprio lavoro nel rispetto della legge, che deve essere uguale per tutti. Esprimo la mia vicinanza umana e professionale a tutto il personale che ho l’incarico di guidare e assicuro che è mia intenzione intraprendere le azioni necessarie per perseguire in sede penale gli autori di questi messaggi».
Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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