Dai vitigni polesani nascerà il vino dedicato al presidente Mattarella

Domenica 22 Dicembre 2019 di Nicola Astolfi
Il brindisi tra il presidente della Provincia Ivan Dall'Ara e la dirigente del Ministero dell'Istruzione Carmela Palumbo
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ROVIGO - Il primo laboratorio Bim del Polesine è stato inaugurato ieri a Rovigo nel plesso scolastico dell’istituto tecnico per geometri “Bernini”: è il metodo di lavoro che governerà il futuro della filiera immobiliare, perché integra secondo lo stesso modello la gestione dei dati dalla progettazione alla realizzazione degli immobili, digitalizzando ogni fase. Sfrutta appieno, infatti, le potenzialità dell’informatica per far condividere disegni, testi, capitolati, dati morfologici, energetici, economici e strutturali, tanto ai progettisti quanto agli utenti e agli impiantisti. Così, si annullano le possibili incongruenze nelle diverse fasi dall’ideazione alla manutenzione, e migliorano la qualità e l’efficienza durante l’intero ciclo di vita di un’opera.
TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA
Il Bim vale non solo per le costruzioni, ma per qualsiasi componente e struttura, o parte meccanica, così come per quadri elettrici, parchi e giardini. Il nuovo laboratorio Bim potrà essere utilizzato da circa 300 studenti di diversi indirizzi e percorsi di studi del Viola-Marchesini. È dotato di 28 postazioni, e dai computer si è passati alle workstation con configurazioni molto più potenti per la gestione dei dati, che potranno essere utilizzate anche per corsi di formazione: l’Ordine degli Ingegneri, ad esempio, ne ha già fatto richiesta per i propri iscritti. Insieme a una stampante e a uno scanner 3D, al Viola-Marchesini si potranno quindi sviluppare competenze necessarie tanto ai geometri quanto agli allievi dell’istituto professionale e dell’Itis, perché il futuro va nella direzione del Building information modelling (Bim), metodo che sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2025 per tutte le nuove opere edili.
FONDI EUROPEI
La presentazione del nuovo laboratorio Bim, realizzato grazie a 74.997,73 euro dai Fondi strutturali europei di programmazione Pon per la scuola, è stata condivisa dalla dirigente del Viola-Marchesini Isabella Sgarbi e dai professori Claudio Pigato, Angelo Milan e Massimiliano Duò assieme alla Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione Carmela Palumbo. E nella stessa giornata, l’istituto Viola-Marchesini, che insieme al “Bernini” accorpa l’istituto professionale di viale Alfieri, l’Itis di via De Gasperi e l’Itas “Munerati” di Sant’Apollinare, ha arricchito la propria dotazione con l’inaugurazione all’istituto tecnico agrario del nuovo laboratorio per lo sviluppo delle competenze di base “Il profumo della scienza”.
IL PROFUMO DELLA SCIENZA
A Sant’Apollinare, con fondi Pon per 24mila euro e grazie ai 50 mila euro finanziati dalla Provincia per la manutenzione e l’impiantistica, attraverso “Il profumo della scienza” si punta, ad esempio, a micro-produrre oli essenziali da piante aromatiche e officinali, hanno spiegato la professoressa Vincenza La Porta, referente del plesso “Munerati”, e la professoressa Alessandra Viaro. Questa non è l’unica novità all’Itas. All’inaugurazione di ieri, il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, ex direttore dei servizi amministrativi del Viola-Marchesini, ha svelato che dai nuovi vigneti impiantati nel 2017 in circa 2 ettari dei 32 del fondo Ca’ Rangon della scuola, con le varietà Corvina, Turchetta polesana, Benedina e Mattarella, dalla vendemmia 2020 «l’Itas porterà al presidente della Repubblica una confezione dei vini che portano il suo nome».
PROGETTO PER IL GOLF CLUB
Inoltre, al “Munerati” è già partito il progetto sperimentale che avrà il Golf club Rovigo come partner tecnico per testare e sviluppare da un mix di specie erbacee quella più adatta al golf: la sperimentazione avverrà su una superficie di 1,5 ettari utilizzando, al posto della tradizionale irrigazione a pioggiala subirrigazione drenata, per il risparmio idrico.
Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 12:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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