Dopo 2 anni la Venezze Big Band torna a suonare all'aperto e ricorda l'Ucraina: «La guerra non fa morire la musica»

Martedì 10 Maggio 2022
Il concerto della Venezze Big Band, finalmente all'aperto

ROVIGO - L’evento conclusivo del Venezze Musica Festival è stato un concerto con la grazia nel cuore. Per tanti motivi. Il primo è stato ritrovare la grande musica della Venezze Big Band nel cuore della città: domenica sera piazza Vittorio Emanuele II ha accolto sul palco la band formata da studenti del Dipartimento di Jazz e Pop del Conservatorio “Venezze”, diretta da un artista a tutto tondo come Massimo Morganti (eccellente trombonista, arrangiatore e direttore d’orchestra), e ha ritrovato il pubblico da tutto esaurito a un evento che mancava dal 2019.
Un altro motivo è che a questi due anni e passa di pandemia, dopo i quali ognuno può dire come John Turturro nel film “La grazia nel cuore” «Ho avuto anch’io la mia razione di batosta in questa dozzinale imitazione di vita», s’è aggiunta una guerra dove ancora nessuno sa dire quando si riuscirà a mettere la parola fine. Eppure, «la guerra non fa morire la musica», ha affermato il presidente del Conservatorio “Venezze”, Fiorenzo Scaranello, nell’introduzione al concerto, quando ha ricordato l’esempio dei musicisti che suonano anche sulle macerie.

IL MESSAGGIO

Anche da Rovigo, è arrivato così un nuovo messaggio di solidarietà al popolo ucraino. E la “grazia nel cuore” è rimasta sul palco grazie ai musicisti, come in platea nell’entusiasmo del pubblico di ritrovarsi a condividere un grande evento musical-pop, nel calendario del Maggio Rodigino. Con la coincidenza, o forse la sincronicità, di ascoltare anche una delle canzoni capolavoro del film “La grazia nel cuore”. E cioè quella “God give me strenght”, che significa “Dio dammi forza”, “ora che non ho nulla e non ho niente da condividere”, secondo le parole di Elvis Costello nella composizione condivisa con Burt Bacharach.
La bellezza del momento di ritrovarsi spettatori e musicisti, l’ha colta subito Morganti: «È bello tornare a suonare sul serio, all’aperto, come eravamo abituati a fare» ha detto, annunciando poi la «piccola novità» sul palco di mescolare studenti di Jazz e Pop. E così il concerto, aperto da un omaggio ai Beatles con Got to get you into my life e Come together, ha presto regalato la prima grande emozione nell’arrangiamento per Big band di “E penso a te” di Lucio Battisti, cantata da Linda Nordio. E subito dopo è arrivata la dolce carezza di “E come il sole all’improvviso” di Zucchero, con i solisti Livia Boattini alla voce e Giacomo Berlese al sax tenore.

MINA, DALLA E ADELE

La varietà del programma s’è vista anche nella scelta di riprendere un successo di Mina, “Nessuno” dal film del 1960 “Urlatori alla sbarra”, con alla voce Marika Pontegavelli. Anche Lucio Dalla, con “Cara”, è stato protagonista nella serata finale del Venezze Musica Festival. E ancora “Cara” - cantata da Beatrice Montorsi - è stata anche il bis finale, quando il flicorno di Jacopo Fagioli ha fatto quasi fermare il tempo con le ultime frasi suonate, nel quasi silenzio di una piazza rimasta senza parole, in una sera che sapeva già d’estate. Cinzia Angeli è stata invece la voce per “God give me strenght” e “Skyfall” di Adele, inframezzate da “Mercy, Mercy, Mercy”, e seguite da “Isn’t she lovely”, prima del finale con “Soul vaccination” dei Tower of power cantata da Linda Nordio.
Poi c’è stato spazio solo per gli applausi (e per chiedere il bis), con l’ovazione tributata alla Venezze Big Band: uno dei molti gioielli del Conservatorio “Venezze” che «in questo Festival abbiamo voluto mostrare alla città - ha detto il presidente Scaranello - per far capire che devono essere amati, come il Conservatorio “Venezze” ama la città».

I MUSICISTI

Nella Venezze Big Band, hanno suonato nella sezione fiati Giacomo Semenzato, Marco Nardi, Antonio Fiorino, Simone La Maida, Tommaso Bencini, Piervincenzo Occhineri e Giacomo Berlese ai sax; Valentino Spaggiari, Francesco Cavallari, Joele Gerardi, Nicola Gandellini e Giulio Tullio ai tromboni; e ancora, alle trombe, Jacopo Fagioli, Andrea Giovannitti, Edo Meloni e Antonello Del Sordo; la sezione ritmica è stata formata invece da Davide Eulogi, Massimiliano Barbieri e Agata Garbin alla batteria, e da Andrea Esperti al contrabbasso e Riccardo Golinelli al basso; al pianoforte, Alex Comarella e Marika Pontegavelli; e poi, alle chitarre Massimo Valvasori, Giovanni Baleani e Piersimone Cinelli, e le cantanti Beatrice Monitorsi, Linda Nordio, Cinzia Angeli e Livia Boattini.
 

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