Addio a Orazio Rossi, icona dell'industria locale. Fondò l'Irsap e fu presidente della Fondazione Cariparo

Rossi è morto a 91 anni. Originario di Montagnana ha contribuito allo sviluppo industriale del Polesine

Martedì 23 Maggio 2023 di Francesco Campi
Orazio Rossi

ROVIGO - Un grande imprenditore, una vita costellata di enormi successi che s è interrotta chiudendo un capitolo eroico dell'industria polesana, ma non solo. Quasi l'emblema del sogno veneto. Orazio Rossi aveva 91 anni e la sua storia potrebbe essere oggetto di manuali per chi voglia fare impresa. Era nato a Montagnana (Padova), ma è in Polesine che si è sviluppato il suo incredibile percorso lavorativo partendo dalla carta. Nel dopoguerra, infatti, dopo il diploma di perito industriale tessile, ha subito iniziato a lavorare nella cartoleria fondata dal padre Mile nel 1929, innovandola e trasformandola in un'attività fiorente nel settore della cancelleria e degli articoli da regalo, che è cresciuta così imponentemente da entrare in franchising con il marchio Brico del Gruppo Rinascente, con tre negozi, due in Polesine e uno a Copparo.

Una persona normale si sarebbe potuta ritenere soddisfatta di questo.

L'azienda

Non è stato il caso di Orazio Rossi, che nel 1963, con un'intuizione, decise di trasformare i radiatori in oggetti di arredamento, cogliendo l'onda del boom economico che portò gli italiani a prestare maggiore attenzione allo stile delle proprie abitazioni. Insieme al socio e amico dei sempre Livio Zen, fondò l'Irsap, che nel 1975 si arricchì del marchio "Termoarredatori" iniziando una crescita quasi arrestabile. Il gruppo Irsap, con il suo cuore produttivo ad Arquà, dove Rossi aveva scelto di vivere, è diventato uno dei maggiori gruppi italiani, attivo nel riscaldamento e nel condizionamento in tutta Europa, con due stabilimenti produttivi, oltre a quello di Arquà uno anche in Romania, e filiali commerciali in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania, senza contare una società a Pechino, per un totale di circa 1.200 dipendenti diretti, più della metà dei quali all'estero.

L'ingresso nel credito

Anche di fronte a questo Rossi non si è seduto sugli allori, raccogliendo la sfida di cimentarsi con il mondo bancario. Ricoprendo una serie innumerevole di incarichi, come quello di presidente della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, presidente della Fondazione Cariparo, consigliere dell'Associazione Casse di risparmio italiane, consigliere amministrativo dell'Abi, l'Associazione bancaria italiana, consigliere in Fideuram, presidente di Casse venete spa, di Cardine Banca, di San Paolo Imi International, vicepresidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo, presidente della Cassa di risparmio del Veneto. Socio del Rotary Club di Rovigo dal 1975, è stato insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica nel 1985 e di Grande ufficiale nel 1991. Lascia la moglie Lucia, i figli Fabrizio Laura e Daniela, oltre a nipoti e un pronipote. Le esequie saranno giovedì: il corteo funebre partirà dalla casa funeraria Ferrari di Polesella per arrivare alle 10 al duomo di Rovigo, dove sarà celebrato il funerale. Dopo la messa, il corteo proseguirà per il cimitero di Castelmassa. Dall'Irsap arriva un ricordo accorato: «È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa del commendatore Orazio Rossi. Un'icona dell'industria un uomo di straordinario impegno e integrità, che ha saputo vedere nel futuro la chiave del successo. Era un leader rispettato e stimato, non solo all'interno della azienda da lui fondata, ma anche nel settore finanziario dove ha ricoperto ruoli di altissimo profilo, italiano ed internazionale, per oltre 30 anni. Il suo operato ha lasciato un'impronta indelebile nell'industria italiana e soprattutto nel territorio del Polesine, il suo contributo sarà riconosciuto e ricordato per sempre». 

Ultimo aggiornamento: 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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